Lunedì, 24 Settembre 2012 - 02:00 Comunicato 2851

"Cosa farà da grande?", il tema della quinta edizione della manifestazione che si apre giovedì 27 settembre a Rovereto
CONTO ALLA ROVESCIA PER "EDUCA"

"Educa", la manifestazione nazionale sull'educazione, è alla sua quinta edizione e si apre giovedì 27 per continuare fino a domenica 30 settembre. Rovereto, la città in cui si svolge fin dall'esordio, è pronta ad accogliere esperti, genitori, educatori, ragazzi, giovani e formatori per confrontarsi attorno all'interrogativo "Che cosa farà da grande?", tema di questa edizione. L'iniziativa è promossa da Con.Solida., Provincia autonoma di Trento, Gruppo Cooperativo CGM, Luoghi per crescere, Università degli Studi di Trento, Comune di Rovereto, Comunità della Vallagarina, Confcooperative-Federsolidarietà, Federazione provinciale Scuole Materne, Forum trentino delle Associazioni per la Famiglia, Agenzia per la Famiglia, la natalità e le politiche giovanili; è sostenuta da Cooperazione trentina, Banche di Credito Cooperativo, ed ha come partner gli editori Vita Non Profit Magazine, Animazione Sociale, Edizioni La Meridiana, Il Margine.
Educa, fin dalla sua prima edizione, è riuscita non solo a far discutere, promuovere il confronto fra soggetti diversi sui temi di grande importanza per l'educazione di bambini, ragazzi e giovani, ma a riportare sotto i riflettori e l'attenzione nazionale la "questione educativa". Non a caso, infatti, alcuni organi di stampa nazionali hanno già annunciato la loro presenza a Rovereto. Fra questi Radio Tre con le trasmissioni "Farheneit ", "Tre soldi" e "Cantiere". Interesse anche da parte di Rai News. "Famiglia Cristiana" con un suo inviato seguirà alcuni appuntamenti. Molti organi di stampa dell'area cattolica hanno manifestato grande interesse per il tema proposto da Educa. L'Università degli studi di Trento ha promosso una ricerca che traccia il profilo del popolo di Educa.-

Incontri, laboratori, opportunità di confronto e di riflessione fra esperti del settore (ma non solo), dibattiti, presentazione di libri, ricerche, giochi e intrattenimento di vario tipo, tutto questo e molto di più è Educa, la kermesse che si apre giovedì con un incontro che mette a confronto i modelli di orientamento scolastico e formativo di Trentino, Veneto, Alto Adige e altri territori nazionali
Una ricerca realizzata lo scorso anno dal Dipartimento di scienze della Cognizione e Formazione dell'Università degli Studi di Trento, fotografa il popolo di Educa. Ne esce un quadro che traccia il profilo delle persone che partecipano ad Educa e quali sono le motivazioni che le hanno spinte a fare questa scelta. L'indagine pone l'attenzione anche sul giudizio che i partecipanti danno della manifestazione.
La ricerca "Il popolo di Educa: studio descrittivo dei partecipanti all'edizione 2011" è stata realizzata considerando diverse variabili socio-demografiche (età, genere, posizione percorso formativo e lavorativo, ecc).
Dai dati è emerso come i partecipanti siano in prevalenza donne, che per predisposizione naturale e socio-culturale risultano essere più interessate e sensibili al tema dell'educazione. Il pubblico risulta essere molto eterogeneo in termini di età, la media è intorno ai 36 anni. Questo dato conferma come Educa sia una manifestazione che si rivolge ad un pubblico molto vasto e diversificato, probabilmente perché affronta un tema che riguarda e coinvolge tutti i modo trasversale. La maggioranza dei partecipanti proviene dalla regione Trentino-Alto Adige, degna di nota è, però, una quota consistente di partecipanti provenienti da fuori regione, ad indica l'apertura di Educa verso una dimensione nazionale.
I partecipanti sono, nella maggior parte dei casi, laureati e hanno svolto un percorso di studi in ambito umanistico (liceo classico, socio-pscio-pedagogico, lettere).
Per quanto riguarda il profilo professionale vi è una preponderanza di insegnanti, educatori, coordinatori e formatori ma anche una buona partecipazione di persone che svolgono professioni diverse, che non hanno nulla a che vedere con l'educazione.
Un altro obiettivo della ricerca è stato comprendere le motivazioni che portano le persone a partecipare ad Educa e valutare il grado di partecipazione. Per formazione e curiosità personale, la maggior parte dei partecipanti, seguiti da persone che adducono l'interesse a motivi professionali. In media le persone partecipano a una giornata e mezza e, ogni partecipante partecipa a due eventi. Per circa metà del campione Educa 2011 è stata la prima esperienza, mentre un'altra metà aveva già assistito anche a precedenti edizioni. Il pubblico si diversifica dunque per "affezionati" che seguono le diverse edizioni della manifestazione e nuovi partecipanti.
I partecipanti vengono a conoscenza dell'evento soprattutto attraverso manifesti, volantini e quotidiani, una buona parte dall''web (sito web, newsletter) o attraverso la mediazione della scuola e dell'università; una parte del popolo di Educa, conosce la manifestazione grazie al passaparola fra amici/conoscenti.
Il terzo obiettivo dell'indagine è stato valutare l'indice di gradimento dei partecipanti ad Educa e capire, in particolare, se e come questa valutazione sia diversificata tra i diversi target di partecipanti.
Il giudizio che i partecipanti hanno dato risulta essere positivo, cioè oltre la media, sia complessivamente, sia per i singoli aspetti considerati, vale a dire rilevanza e chiarezza degli argomenti trattati, soddisfazione rispetto all'organizzazione e materiale fornito. Coloro che hanno partecipato per scopi formativi danno un indice di gradimento complessivo superiore rispetto a coloro che hanno partecipato per motivi diversi. Gli studenti hanno invece riportato valori di gradimento complessivo significativamente inferiori rispetto ad altre categorie professionali. In generale i partecipanti con diploma di scuola superiore hanno riportato indici di gradimento superiori rispetto ai laureati e a persone con titolo di studio professionale.
Appuntamento a Rovereto dal 27 al 30 settembre. Info su www.educaonline.it (fs)

In allegato file audio con intervista a Michele Odorizzi, presidente di Educa
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