Venerdì, 29 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1957

Sabato 7 luglio gli spazi vuoti del nuovo Museo delle Scienze saranno aperti anche al pubblico: le visite alle 10 e alle 15
CONSEGNATA LA STRUTTURA DEL MUSE

La struttura del Muse, il Museo delle Scienze progettato da Renzo Piano nel nuovo quartiere che sta sorgendo nell'area ex Michelin, a Trento, è stata consegnata oggi, alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, dell'arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan, del sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, del direttore e del presidente del Muse, Michele Lanzinger e Marco Andreatta e dell'architetto Renzo Piano, nonché di altre autorità. Anche il pubblico potrà visitare gli spazi vuoti del Muse, in attesa che inizino le operazioni di allestimento. Accadrà sabato 7 luglio, alle ore 10 e alle ore 15: gli interessati possono prenotarsi allo 0461 270311. Una volta completato l'allestimento, il Muse verrà aperto al pubblico entro il 2013.-

"Credo che Trento sia conosciuta nel mondo e in Europa per il Concilio - ha detto il sindaco Andreatta - ma in futuro lo sarà anche per il Muse. Il Museo diventerà una delle icone della nostra città, per la qualità progettuale di questo edificio, per il contesto in cui si trova e anche perché ci ricorda un'epoca di grandi trasformazioni urbane. Una fabbrica importante, la Michelin, che se ne va e un'area che da problema è diventata un'opportunità: ecco la sfida. Una sfida che abbiamo affrontato così, dando a questo luogo due funzioni pubbliche: quella propria del museo ed un grande parco urbano di cinque ettari."
"Quando si finisce un progetto - ha detto invece Renzo Piano - è un momento emotivo importante per un architetto, da quel momento in poi il progetto non è più tuo. Abbiamo lavorato dieci anni qui e questi dieci anni sono stati importanti; qui c'è coesione, c'è entusiasmo. Siamo riusciti a fare questo edificio in tempo e rispettando il budget, quasi un miracolo. Questa però non è la fine del progetto; oggi vi è la consegna degli spazi alla città e al Museo, affinché vengano riempiti di contenuti. La vera sfida inizia ora."
Infine il presidente Dellai, sul palco con l'assessore alla cultura Franco Panizza: "E' stata una buona idea prevedere questo momento, una tappa di avvicinamento all'inaugurazione finale di questo nuovo spazio - ha detto il presidente della Provincia - . Qui abbiamo fatto un forte investimento di risorse pubbliche, sul piano finanziario, ed è giusto che diamo conto passo passo di come si costruiscono queste realtà, di come prende corpo un progetto del genere. Siamo veramente orgogliosi di vedere, assieme a tutti i cittadini che sono qui, che sta prendendo corpo una nuova stagione dell'architettura trentina, ad opera di firme importanti a livello internazionale assieme ad architetti del nostro territorio.
Pensiamo sia giusto che una comunità investa sulle nuove forme del costruire; queste forme infatti sono il vestito dentro al quale sta un'idea di società, di comunità. Questa realizzazione è importante inoltre perché si colloca in un momento difficile. Stiamo investendo sul futuro, lo facciamo con attenzione, con rispetto, tenendo conto delle priorità che ci siamo dati, ma lo facciamo con tanta convinzione. Perché sappiamo che questi non sono investimenti effimeri, sono investimenti in futuro. Noi non stiamo fondando un Museo. Stiamo dando nuova sede a una tradizione scientifica e culturale che ha già una lunga storia. Si aprirà fra poco a Nord la nuova biblioteca universitaria, un altro palazzo straordinario. Ancora più a Nord c'è l'Università con nuova sede di Lettere, mentre nella ex-Italcementi troveranno posto funzioni importanti sotto il profilo della formazione, culturale e scientifico-tecnologico. E tutto questo dialogherà con una città che cresce sotto molti altri punti di vista.
Per nostra fortuna, e grazie al sacrificio dei nostri padri, alle nostre imprese, alla nostra Autonomia, possiamo vivere questa stagione di crisi non soggiacendo ad istinti di regressione ma aprendoci e investendo, come facciamo qui, nella cultura, nella conoscenza. Questi sono investimenti di futuro che dobbiamo gestire, naturalmente, con responsabilità, e questo caricherà di responsabilità anche il Museo. La comunità carica dunque il Museo di una responsabilità enorme, dandogli mandato ad essere sempre più in connessione con la cultura scientifica nel suo complesso ma anche con le nostre imprese, la nostra piattaforma produttiva, la nostra società."

Scheda: Il Muse

Il Muse è un museo delle scienze di nuova concezione, che coniuga natura, scienza e tecnologia. Sorge nell'area dismessa dell'ex fabbrica Michelin, dove l'architetto Renzo Piano ha progettato il nuovo quartiere residenziale esteso su un'area di 11 ettari da palazzo delle Albere a Via Monte Baldo e dalla linea ferroviaria fino alla sponda sinistra dell'Adige: obiettivo dell'intervento è restituire alla città il suo corso d'acqua, riqualificando l'area tra il centro storico ed il fiume.
L'edificio è costituito da una successione di spazi e di volumi, di pieni e di vuoti; in alto le grandi falde della copertura, che ne assecondano le forme, rendendole riconoscibili anche all'esterno. Partendo da est, il primo volume contiene funzioni non accessibili al pubblico quali uffici amministrativi e di ricerca, laboratori scientifici, spazi accessori per il personale. Troviamo poi, allineato con l'asse principale del quartiere, lo spazio per la lobby che attraversa l'intera profondità dell'edificio ritrovando a nord l'affaccio sull'area verde di palazzo delle Albere. Il tema scientifico della montagna e del ghiacciaio è poi affrontato immaginando un serie di spazi espositivi che dal livello più basso salgono via via in altezza fino quasi a "sfondare" la copertura. Altro spazio/funzione che definisce l'edificio e la sua forma, è quello della "rain forest": una grande serra tropicale che in particolari periodi dell'anno potrà relazionarsi con specifici allestimenti espositivi, anche all'esterno, su appositi spazi di pertinenza dove l'acqua, la luce ed il verde, faranno da naturale scenografia all'esperienza del visitatore. Le funzioni didattiche ed i laboratori per il pubblico vengono allocate in una successione di volumi che, staccati da terra, affiancano il percorso espositivo permettendo di suggerire, per ogni tema affrontato, un approfondimento o un esperienza interattiva.
Tra gli elementi innovativi del nuovo museo vi è il rapporto stretto tra forma dell'edificato e contenuto culturale. La grande hall centrale, una vera piazza coperta che è anche un itinerario di transito per e dal quartiere 'Le Albere' verso la città, costituisce il fulcro dell'interazione tra gli spazi adibiti alla ricerca e gli spazi espositivi. I temi viaggiano dalla natura alpina ai temi contemporanei della sostenibililtà e dello sviluppo, dall'origine del sistema solare alle prospettive tecnologiche per il futuro del Pianeta Terra.
L'intero intervento è caratterizzato da una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e all'efficienza energetica. Lo stesso museo, è stato sottoposto alle procedure per il raggiungimento della certificazione LEED® livello Silver, e sarà dotato di un sistema centralizzato di controllo automatizzato per gestire con efficienza ed economicità il riscaldamento e le forniture idriche ed elettriche. Fonti energetiche rinnovabili verranno impiegate in impianti ad elevate prestazioni: sono previsti sistemi di tri-generazione, celle fotovoltaiche e sonde geotermiche. Serbatoi di acqua piovana, pannelli radianti e lucernari a funzionamento automatico garantiranno risparmio d'acqua, riscaldamento, illuminazione e ventilazione naturale.
La progettazione degli allestimenti è l'esito di un lavoro intenso e creativo sviluppato fianco a fianco dal personale scientifico e di mediazione culturale del Museo delle Scienze di Trento, dal team di RPBW di Genova e da un team di professionisti del Natural History Museum di Londra. Nella primavera 2012 un bando europeo per la realizzazione degli allestimenti e dei multimediali ha visto l'affermazione di un raggruppamento temporaneo di imprese coordinato da Goppion di Milano, Acuson di Torino e Asteria Multimedia di Trento. Ora, con il coordinamento e la direzione generale tenuta dal Museo e con RPBW nel ruolo di direzione artistica, l'obiettivo è quello di concludere i lavori e aprire il Muse al pubblico entro l'estate del 2013.

I NUMERI DEL MUSE

Superficie lotto 7.592 mq
Superficie totale lorda 21.254 mq
Volume lordo circa 65.000 mc
Superficie utile lorda urbanistica 11.692 mq

Superfici interne
superficie spazi espositivi 4.975 mq, di cui 3.505 mq esposizione permanente, 800 mq di esposizione temporanea e 670 mq di serra (superfici nette)
superficie uffici 1415 mq
superficie collezioni scientifiche 1.131 mq
superficie lobby 490 mq
superficie caffetteria e bookshop 270 mq
superficie mediateca e biblioteca 710 mq

Parcheggi interrati posti n' 135

Potenzialità elettrica 950 kW
Potenzialità termica 1180 kW
Potenzialità frigorifera 1450 kW

LE PRINCIPALI TAPPE DEL PROGETTO MUSEALE

2000 - il Piano di sviluppo del Comune di Trento presenta tra le proprie ipotesi progettuali la realizzazione di uno Science Center.
2003 - su incarico della Provincia autonoma di Trento, il Museo Tridentino elabora uno Studio di fattibilità di un nuovo museo delle scienze.
2005 - su incarico della Provincia autonoma di Trento il team del museo, con la partecipazione di esperti internazionali, elabora il Piano Culturale per un nuovo Museo delle Scienze.
2006 / 2007 - nasce il progetto architettonico del museo da parte dell'architetto Renzo Piano in rapporto con le impostazioni dello Studio di fattibilità e del Piano culturale.
2008 - il progetto è approvato dalla Provincia autonoma di Trento. Patrimonio del Trentino il giorno 29 settembre 2008 ha firmato il contratto di acquisto con la Castello SGR spa per il costruendo Museo della Scienza. Il prezzo convenuto per la compravendita è stato pari a euro 69.928.000,00, IVA esclusa.
2009 - iniziano i lavori di costruzione dell'edificio.
2010 - il Museo delle Scienze costituisce e dirige un Gruppo di progetto al quale partecipa lo staff scientifico e culturale del museo stesso, il Renzo Piano Building Workshop (responsabile arch. Susanna Scarabicchi) e un team di progetto museografico del Natural History Museum di Londra.
2011 - il progetto esecutivo degli allestimenti è posto a gara europea.
2012 - a fine giugno si concludono i lavori di costruzione dell'edificio museale, in anticipo sul termine contrattuale, e nell'estate prende avvio la lavorazione esecutiva degli allestimenti e dei multimedia.
L'inaugurazione del Muse, completo in tutti i suoi allestimenti, è prevista per l'estate 2013.

> In allegato file pdf con presentazione Muse -