Mercoledì, 06 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1668

Proiettato un video con le esperienze di Family Audit, progetto Gelso, incentivi a papà lavoratori e iniziative di Agenzia del Lavoro
CONCILIAZIONE: LE "BUONE PRATICHE" DEL TRENTINO IN UN CONVEGNO A ROMA

Le buone pratiche in materia di conciliazione vita-lavoro che si stanno promuovendo in Trentino sono state al centro, oggi a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di un seminario promosso dalla Scuola superiore della Pubblica amministrazione in collaborazione con Rete Armida, AGDP, Manageritalia, Valore D e Associazione Domna.-

Ad un anno dalla fondazione, la Rete Armida ha presentato i dati sulle donne ai vertici delle carriere pubbliche e le proposte per un'organizzazione del lavoro più efficiente e moderna che tenga conto delle diversità di genere e delle esigenze di flessibilità spazio-temporale dei lavoratori. Avere più donne ai vertici del Paese è necessario non soltanto per motivi di equità ma anche perché le donne possono veicolare un cambiamento culturale che, partendo dai luoghi di lavoro, consenta di rimuovere discriminazioni implicite e stereotipi di genere ancora radicati nella società italiana. Nel corso dell'incontro sono state presentate, con alcuni video, esperienze internazionali e strumenti di conciliazione e flessibilità già sperimentati con successo in alcune realtà italiane, quali appunto il Trentino.
Di quanto si sta facendo in Trentino in materia di conciliazione si sono mostrate, in particolare, le esperienze relative al Family audit, il percorso di certificazione per enti e istituzioni pubbliche e realtà imprenditoriali private orientato all'implementazione nei luoghi di lavoro di un'organizzazione orientata a favorire le esigenze di conciliazione dei dipendenti. In Trentino sono ormai 55 le organizzazioni, 22 pubbliche e 33 private, coinvolte in questo percorso: il 66 % dei soggetti che hanno aderito allo standard Family Audit sono di grandi dimensioni, con oltre 100 dipendenti, il 14 % hanno un numero di dipendenti compreso tra 50 e 100, mentre i restanti sono di dimensioni più ridotte. Numeri che dicono come il Trentino sia dunque un modello di "buone pratiche" a cui il governo nazionale - oggi rappresentato al seminario dal ministro Andrea Riccardi - inizia a guardare con interesse.
Altre esperienze locali messe in evidenza sono quelle del progetto Gelso coordinato dal Dipartimento di Sociologia dell'Università degli Studi di Trento, l'incentivo previsto per i papà lavoratori, nonchè i progetti per favorire l'occupazione femminile realizzati da Agenzia del Lavoro in collaborazione con le Comunità di valle e la Consigliera di parità. -