Sabato, 02 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1601

Dal Trentino a Padova: gli esempi Smart city al Festival dell'Economia
COME INTERNET E ICT CAMBIANO GLI STILI DI VITA

"A Boston come a New York i cittadini usano la tecnologia per segnalare al Comune cosa non funziona. Partecipano dunque alla gestione della città" – ha spiegato Carlo Ratti, direttore del SENSEable City Lab al MIT, in occasione dell'evento "Smart city", curato da Informatica Trentina, nell'ambito dei "Confronti" al Festival dell'Economia. Quanto succede in America, dove le città cercano di diventare smart city, succede anche in Trentino. Per esempio grazie alla piattaforma sensoRcivico, che consente di mettersi in ascolto dei cittadini, ricevendone suggerimenti, osservazioni e segnalazioni. SensoRcivico è solo uno dei modi attraverso cui il Trentino sta scommettendo sull'innovazione.-

"La Provincia autonoma di Trento, nonostante un momento di riorganizzazione della spesa pubblica, continua a sostenere i settori strategici dell'innovazione, perché solo così un territorio può rimanere competitivo e solidale, offrendo opportunità a tutti – ha dichiarato l'assessore all'industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi, presente all'evento. L'obiettivo è costruire "un distretto della tecnologia, con la contaminazione tra pubblico e privato, tecnologia e impresa, per rendere il Trentino un laboratorio."
Insomma, bisogna essere smart. Non ci sono alternative, in un mondo sempre più globale, urbanizzato e anziano. Oggi grazie allo sviluppo dell'ICT, e a tecnologie della raccolta dei dati sempre più sofisticate, si può avere una miglior conoscenza del mondo fisico e della quotidianità, innescando nuove dinamiche socio-economiche. Dalle strade di Copenaghen, dove si scommette sulle bici intelligenti, alle discariche di Seattle, dove si mappano i viaggi della spazzatura, tutti cercano di rendere città e territori più smart. Bisogna fare attenzione, avverte però il sindaco di Padova Flavio Zanonato: perchè l'innovazione non è la panacea di tutti i mali. "A Padova crediamo nell'innovazione, vedendone le potenzialità e i limiti. La città è pronta per essere cablata, e tramite hotspot nell'area dell'Università abbiamo dato la possibilità di collegarsi gratuitamente. Stiamo montando le rastrelliere per il bike-sharing, e sostituendo le lampade della città con i led."
Bisogna finanziare l'innovazione con il risparmio che essa genera. Chiamato in causa, Ratti ha citato l'esempio di Instagram, una startup creata da studenti e venduta di recente a Facebook per un miliardo di dollari. "Il mondo delle app ha un impatto economico. E tutto questo si può fare nella Silicon Valley come a Padova come a Timbuctù."
L'ICT ha una dimensione economica ma anche una sociale e morale. "Abbiamo necessità di recuperare i valori che fondano la nostra Autonomia. A partire dal senso civico. E questo lo si può fare attraverso l'ICT. Ad esempio con sensoRcivico, dove il cittadino non si limita a riceve informazioni ma le dà" ha sottolineato Marino Simoni, presidente del Consorzio dei Comuni Trentini.
"Ognuno ha un'idea diversa di Smart City. Per me Smart City è una città che coniuga innovazione con mobilità sostenibile, tutela dell'ambiente, qualità dei servizi al cittadino. Siamo smart per l'innovazione tecnologica: abbiamo un'università forte, centri di ricerca che generano spin-off" ha aggiunto Claudio Covelli, in rappresentanza del comune di Trento.
Dietro l'innovazione ci deve essere una visione. Lo ha ricordato Paolo Testa, direttore ricerche Cittalia-Anci. "Bisogna stare attenti a non fare cattedrali nel deserto. Bisogna innestare le tecnologie in una visione olistica."

Per seguire e partecipare online al Festival l'hashtag ufficiale è #festivaleconomia -