Cineconomia ha omaggiato il cinema italiano, riproponendo sul grande schermo un film di Francesco Rosi, "Le mani sulla città". Regista di enorme successo, inaugurò il filone del film d'inchiesta arrivando a vincere proprio con questa pellicola il Leone d'Oro al Festival di Venezia.
Rod Steiger interpreta Edoardo Nottola, costruttore edile ma anche consigliere comunale e quindi portatore di un manifesto conflitto d'interessi. Dopo il crollo di un palazzo in cui è coinvolta la sua impresa, Nottola sa bene che l'unico modo per sfuggire ai suoi guai è proseguire la scalata al potere. Non riuscirà a fermarlo l'inchiesta aperta dall'opposizione del consiglio comunale, né il suo stesso partito: Nottola si impadronirà della poltrona di assessore ai lavori pubblici e potrà così proseguire indisturbato la speculazione edilizia.
Quella che racconta Rosi è un'Italia per certi aspetti molto diversa da quella odierna: è l'Italia del boom degli anni Sessanta in cui il paese conosce il tasso di crescita più alto della storia. Eppure è proprio da qui che possiamo partire per indagare il rapporto tra regole, democrazia e sviluppo, tra questione economica e questione morale. Due facce della stessa realtà, poiché non può esserci crescita economica senza moralità pubblica. Viene quasi spontaneo chiedersi: come avrebbe potuto essere la nostra crescita economica se ai tempi di "Le mani sulla città" avessero vinto i paladini del rispetto delle regole? I discendenti di Nottola, ha concluso Marco Onado presentando il film al pubblico, sono oggi purtroppo più forti e più determinati di quanto lo fossero allora.
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CINECONOMIA: MORALITA' PUBBLICA FONDAMENTALE PER LA CRESCITA ECONOMICA
L'ultimo appuntamento di cineconomia è stato un omaggio al grande cinema italiano: a ritornare sul grande schermo a distanza di cinquant'anni "Le mani sulla città" di Francesco Rosi. Opera di estrema attualità sulla questione della responsabilità morale della politica, delinea con lucidità i danni causati dalla corruzione e non a caso è stato definito un film profetico per le vicende di Tangentopoli che avvelenarono l'Italia negli anni Novanta. La questione morale e la questione economica, allora come oggi, sono due facce di una stessa realtà e i discendenti dello spregiudicato speculatore edilizio Edoardo Nottola protagonista del film sono adesso più forti che mai.-