Giovedì, 12 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2123

Fra gli obiettivi la sburocratizzazione, l'innovazione e la creazione di reti d'imprese
CAVE: SODDISFAZIONE DELL'ASSESSORE OLIVI PER L'APPROVAZIONE DELLA NUOVA LEGGE DI SETTORE

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"A distanza di 6 anni dall'approvazione della precedente normativa di settore, abbiamo avvertito la necessità di introdurre alcune misure importanti per aiutare il settore estrattivo a superare il momento di difficoltà che sta attraversando. Il testo approvato oggi dal Consiglio contiene quattro obiettivi fondamentali: la semplificazioni delle procedure, la coltivazione dei vuoti di cava, che rappresenta la più importante iniziativa alla voce 'innovazione', l'unificazione dei lotti e quindi l'aggregazione di imprese ed infine gli interventi compensativi attraverso opere realizzate direttamente dalle imprese concessionarie. Sono obiettivi di fondamentale importanza per il rilancio del settore estrattivo e siamo certi che questo strumento normativo ci aiuterà a raggiungerli." .
Con queste parole l'assessore provinciale all'industria Alessandro Olivi ha commentato il via libera arrivato dall'aula consiliare al disegno di legge 298, "Modificazioni della legge provinciale sulle cave e della legge provinciale sulla valutazione d'impatto ambientale".-

Vediamo in sintesi le principali novità contenute nel nuovo testo.

Semplificazione
Fra le principali novità della nuova disciplina, abbiamo l'abrogazione del Comitato integrato, che attualmente costituisce una commissione ulteriore incaricata di valutare gli aggiornamenti del Piano cave, l'eliminazione del vincolo del periodo minimo che deve intercorrere fra una variante e l'altra del Piano, al fine di rendere lo strumento pianificatorio più flessibile ed attento a recepire i mutamenti del settore e l'eliminazione di un ulteriore passaggio in Giunta provinciale nella procedura relativa alle varianti di Piano. "Come è facile intuire - commenta Olivi - si tratta di novità importanti, che vanno nella direzione di semplificare l'iter procedurale, conformemente peraltro allo sforzo più generale che l'amministrazione provinciale sta ponendo in essere sul versante della sburocratizzazione."
Ed ancora: il nuovo testo prevede la semplificazione delle procedure di nomina del Comitato cave, che viene demandata alla Giunta provinciale, una estensione della possibilità di rilasciare proroghe per l'ultimazione dei lavori di cava (che si traduce anche in minori incombenze per le ditte nella fase di inoltro delle richieste e di predisposizione dei progetti di coltivazione), la previsione di considerare già nel Progetto di cava, che viene esaminato dal Comitato, le distanze dalle eventuali infrastrutture presenti, aspetto che prima veniva gestito con una procedura autonoma, che comportava tempi maggiori e oneri progettuali per le ditte.

Utilizzo vuoti di cava-innovazione
Viene inoltre prevista una importante disposizione per consentire l'utilizzo successivo dei vuoti minerari sotterranei, conformemente alle norme in materia urbanistica. L'obiettivo è la realizzazione nei vuoti sotterranei di cava di bacini irrigui e altre infrastrutture al servizio dell'agricoltura, con notevoli benefici anche dal punto di vista urbanistico e paesaggistico. Nel caso ad esempio di frigo-conservazione di prodotti agricoli in sotterraneo, iniziativa di carattere decisamente innovativo, attualmente in fase di sperimentazione già avanzata, si otterrebbero anche sensibili risparmi di energia, in considerazione delle proprietà di isolazione termica della roccia e delle temperature costanti presenti in sotterraneo.

Unificazione lotti e aggregazione di imprese
Un'altra importante disposizione contenuta nel disegno di legge prevede la possibilità di unificare i lotti di cava al fine di creare condizioni di coltivazione più razionali e sostenibili. Il nuovo articolo 12 bis consente infatti ai comuni di unificare due o più lotti contigui, generando importanti benefici in termini di economie di scala, ottimizzando l'utilizzo di strutture e macchinari e consentendo di coltivare il giacimento con migliori tecniche. Ciò consentirà il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle fasi di escavazione ed attività di recupero ambientale più efficaci.
"E' evidente - spiega ancora l'assessore Olivi - come questa disposizione favorisca le alleanze fra le imprese del settore, che oggi incontrano pesanti difficoltà economico-finanziarie e di mercato, riconducibili in molti casi alla 'polverizzazione' del tessuto imprenditoriale, specialmente nel porfido. Si tratta quindi di una disposizione attesa, nel solco del più generale obiettivo di costruire reti d'impresa in grado di conseguire la massa critica necessaria per affrontare il mercato in condizioni di maggiore competitività, generando innovazione di processo e di proposta commerciale."

Interventi compensativi
Il testo contiene infine alcune disposizioni che dovrebbero facilitare le scelte dei Comuni in caso di rinuncia di lotti pubblici, e favorire anche la creazione di ambiti estrattivi più ampi, con condizioni di maggiore sicurezza. Fra le altre cose, anche recependo le proposte della parte imprenditoriale formulate nel corso delle audizioni in Commissione legislativa, viene introdotta la possibilità da parte dei Comuni, in luogo della riscossione del contributo di cava (che ricordiamo costituisce una compensazione dei maggiori oneri sostenuti dalla comunità per effetto delle attività estrattive esistenti), di affidare direttamente alle imprese la realizzazione degli interventi compensativi. Si rende possibile quindi per le ditte interessate "dare lavoro" in cambio di somme di denaro. La norma appare particolarmente significativa specie in un periodo di difficoltà economica ed occupazionale quale è quello che anche il Trentino sta attraversando.

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