Venerdì, 17 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 391

Parte la seconda fase della società che raccoglie le risorse finanziarie per gli investimenti pubblici
CASSA DEL TRENTINO: VIA LIBERA ALL'ACCORDO CON IL CREDITO COOPERATIVO

Con la decisione assunta oggi dalla Giunta provinciale parte di fatto la seconda fase della strategia delineata da Cassa del Trentino alla fine di gennaio, che si concretizza nel reperimento da parte della società delle risorse necessarie a fronteggiare le esigenze finanziarie del sistema economico locale consentendo, nel quadro di mercati finanziari ancora instabili, sia la disponibilità delle risorse sia il contenimento degli oneri di provvista. Nella prima fase Cassa ha provveduto ad estinguere depositi accesi presso istituti esteri, allo scopo di reinvestirne il ricavato nella sottoscrizione di prestiti obbligazionari quotati emessi dalle banche che operano nel territorio provinciale. Ora, cedendo in garanzia i titoli quotati sottoscritti, attraverso apposito accordo con il sistema del credito cooperativo, Cassa punta ad ottenere un finanziamento di durata triennale, per circa 80 milioni di euro, a tassi particolarmente competitivi (inferiori al 2 per cento), e un'ulteriore provvista di circa 70 milioni, generando un forte risparmio per le casse pubbliche rispetto all'ordinario ricorso al mercato dei capitali, che oggi richiede tassi più che doppi (intorno al 6 per cento) anche per enti dotati di elevato rating, come la Provincia autonoma di Trento e Cassa del Trentino.-

Nella seduta della Giunta economica del 27 gennaio scorso la Giunta provinciale aveva approvato la strategia presentata da Cassa del Trentino per far fronte alle proprie esigenze finanziarie. Nella prima fase Cassa ha chiuso i depositi accesi presso istituti esteri, reinvestendo il ricavato – unitamente ad altre disponibilità – nella sottoscrizione di prestiti obbligazionari quotati emessi dalle banche che operano in Trentino (Mediocredito TAA, BTB e UniCredit) per un ammontare di circa 77 milioni di euro. La quota residuale di 11 milioni è stata investita in titoli di stato italiani, per un ammontare totale di circa 88 milioni di euro. Le banche si sono impegnate a finalizzare il ricavato dei prestiti a favore delle esigenze di credito delle imprese trentine, nonché ad iniettare ulteriori risorse proprie di pari importo, con "effetto leva". Il plafond di risorse disponibili a supporto del sistema economico locale ammonta pertanto ad oltre 150 milioni di euro. Va rilevato che gli interventi proposti da Cassa del Trentino con la prima fase si sono incentrati sulle scadenze a medio termine (5 anni) che non sono interessate dagli interventi della Banca Centrale Europea e per le quali vi sono ancora preoccupanti criticità, consentendo per questa via di sostenere investimenti di natura strutturale.
Questa prima fase dell'intervento di Cassa del Trentino non ha comportato alcun incremento del debito provinciale in quanto la Società, per immettere liquidità al sistema, ha utilizzato le risorse accantonate per il pagamento dei prestiti obbligazionari emessi negli anni scorsi; al contrario, i ritorni finanziari degli investimenti in titoli delle banche locali hanno una ricaduta immediata e futura sui bilanci di Cassa, che può essere valutata complessivamente in circa 10 milioni di euro aggiuntivi rispetto a quanto si sarebbe ottenuto mantenendo i contratti di deposito in essere.
La seconda fase prevede ora il coinvolgimento del sistema del credito cooperativo che, non operando sul mercato con emissioni "eligibili" (e quindi utilizzabili, attraverso l'intermediazione di una banca, come collaterale a garanzia dei finanziamenti triennali della BCE), non è stato coinvolto nella prima fase dell'operazione.
La seconda fase della strategia delineata, che dovrà essere perfezionata entro il corrente mese, si concretizza nel reperimento da parte di Cassa del Trentino delle risorse necessarie a fronteggiare le proprie esigenze finanziarie contenendo al massimo, in un contesto di mercati ancora caratterizzati da forte tensione e volatilità, gli oneri finanziari. A tal fine, cedendo in garanzia i titoli quotati sottoscritti, attraverso apposito accordo con il sistema del credito cooperativo, Cassa potrebbe ottenere un finanziamento di durata triennale, a tassi particolarmente competitivi (inferiori al 2 per cento), generando un forte risparmio per le casse pubbliche rispetto all'ordinario ricorso al mercato dei capitali, che oggi richiede tassi più che doppi (intorno al 6 per cento) anche per enti dotati di elevato rating, come la Provincia autonoma di Trento e Cassa del Trentino.
Unitamente al finanziamento garantito dai titoli obbligazionari quotati, il sistema del credito cooperativo, in pool con Mediocredito Trentino Alto Adige, si è reso disponibile a concedere, a Cassa del Trentino, un'ulteriore linea di credito, anch'essa di durata triennale, per un importo massimo di 75 milioni di euro, a tassi che seppure superiori a quelli delle precedente linea di credito sono comunque decisamente inferiori rispetto a quelli che la scrivente Società dovrebbe pagare nell'ipotesi di ordinario ricorso al mercato dei capitali.
Così facendo, la Società farebbe fronte alle proprie esigenze finanziare per il 2012 a tassi molto competitivi limitando, a quote marginali, l'eventuale ulteriore ricorso ai mercati finanziari. Tra l'altro, la liquidità ottenuta attraverso il canale del rifinanziamento con il sistema delle casse rurali potrebbe essere destinata al sostegno degli investimenti del sistema pubblico provinciale, a cominciare dalle altre società di sistema appartenenti al gruppo Provincia (quali ad esempio Trentino Sviluppo, Itea, Patrimonio del Trentino) che difficilmente potrebbero accedere in questo momento ai mercati finanziari.
La decisione adottata oggi dalla Giunta consente a Cassa del Trentino l'accesso al finanziamento tramite apposito accordo con il sistema del credito cooperativo, contenendo al massimo l'onere del servizio del finanziamento mediante cessione a garanzia i titoli obbligazionari sottoscritti nella prima fase. Per fare ciò è necessario modificare la Convenzione in essere tra la Provincia e Cassa del Trentino. Ciò al fine di prevedere modalità di copertura delle operazioni di provvista attraverso strategie finanziarie condivise con la Provincia che evidenzino la convenienza finanziaria dell'operazione prospettata ed in una logica di salvaguardia degli equilibri di bilancio di Cassa.
In secondo luogo, considerato che la provvista di Cassa del Trentino sui mercati è garantita dalla Provincia, occorre formalmente autorizzare la prestazione della garanzia ai sensi della legge 13 del 1973.

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