Venerdì, 06 Giugno 2014 - 02:00 Comunicato 1436

Ultimo tassello per il completamento dell'area produttiva. Sarà disponibile entro fine anno
CASOTTE: PARTONO I LAVORI PER L'INTERRAMENTO DELL'ELETTRODOTTO

Entro fine anno l'area produttiva "Casotte" di Mori sarà pronta per accogliere le prime imprese. Oltre 25 ettari di superficie, la possibilità di costruire capannoni per 120 mila metri quadri complessivi, una posizione strategica che la pone quale "porta di ingresso" del Trentino per chi da sud transita sull'A22, in sostanziale continuità con l'area industriale di Rovereto e con poli innovativi della Meccatronica e della Manifattura. Questo il biglietto da visita della più grande area produttiva di nuova edificazione del Trentino. Nella mattinata di oggi la consegna dei lavori per l'ultimo tassello mancante, l'interramento dell'elettrodotto, per una spesa complessiva di 3,3 milioni di euro. L'avvio dei lavori per lo spostamento di 6 chilometri di cavi ad alta tensione che servono la ferrovia del Brennero è stato formalizzato in occasione di un sopralluogo al cantiere da parte di una rappresentanza di amministratori locali, operatori economici e tecnici guidati dal vicepresidente della Provincia di Trento, Alessandro Olivi. L'incontro è servito anche per fare il punto sui lavori, che vedono terminato il nuovo ponte sul canale "Biffis" così come la bretella stradale che attraversa l'intera area produttiva.-

"Un'opera molto attesa dalla comunità di Mori e della Vallagarina – ha sottolineato Alessandro Olivi – il cui termine viene solo leggermente posticipato così da recepire il nuovo tracciato di interramento dell'elettrodotto, che non andrà peraltro ad influire sui costi di realizzazione delle opere di infrastrutturazione primaria dell'area, complessivamente di circa 9,3 milioni di euro. Sulle Casotte la Provincia ha voluto investire in quanto zona produttiva di convergenza per le imprese medio piccole locali ma anche per le attività industriali di maggiore dimensione che ora, dati i tempi certi di conclusione dei lavori, potranno seriamente iniziare a valutare la possibilità di insediarsi in una zona strategica per collocazione, viabilità e vicinanza ai poli produttivi di Rovereto".
Ad accompagnare nel sopralluogo il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi c'erano Roberto Caliari, sindaco di Mori, con l'assessore ai lavori pubblici Stefano Barozzi, Leone Manfredi, assessore del Comune di Rovereto con competenza sulle opere pubbliche, Claudio Soini, assessore ai lavori pubblici della Comunità della Vallagarina, il presidente dell'Associazione Artigiani Roberto De Laurentis, oltre ai tecnici di Trentino Sviluppo, di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), i professionisti e le aziende impegnate nel cantiere.
A due anni dal primo colpo di ruspa, i lavori all'area Mori Casotte procedono in modo importante. Qualche variazione rispetto al crono-programma iniziale, che prevedeva la conclusione dei lavori per aprile 2014, si è resa necessaria in quanto la Provincia autonoma di Trento in corso d'opera ha voluto compiere un ulteriore sforzo per migliorare la qualità infrastrutturale, paesaggistica e logistica della nuova area produttiva.
Trentino Sviluppo è stata pertanto incaricata di procedere con la posa del nuovo acquedotto, che servirà l'intera zona, ma soprattutto con l'interramento della linea elettrica ad alta tensione di proprietà di RFI che serve la vicina ferrovia del Brennero. Ad essere interrata sarà una doppia linea per un totale di 6 chilometri di cavi elettrici ad alta tensione.
Oggi, venerdì 6 giugno, la consegna dei lavori alla ditta SCS – Società Costruzioni Specializzate, con sede a Tambileno, per l'importo di 1,53 milioni euro. Nel complesso l'intervento costerà 3,3 milioni di euro, oneri fiscali esclusi, comprendendo anche le forniture elettriche, gli oneri verso RFI e le spese tecniche di progettazione e collaudo.
Entro i prossimi mesi verrà così realizzata un'opera quanto mai necessaria e che sembrava destinata a non trovare positiva soluzione. Il primo progetto di massima per lo spostamento dell'elettrodotto dall'area Casotte risale infatti a quasi 25 anni fa, essendo stato redatto dall'Ufficio Aree del Servizio Industria della Provincia nell'agosto 1990. L'avvicendarsi di diverse iniziative di insediamento e l'attesa di un tracciato di viabilità definitivo determinarono un susseguirsi di cambiamenti di tracciato ed un avvicendarsi di soluzioni tecniche, fino al via libera definitivo espresso nelle scorse settimane dalla Conferenza dei servizi e da RFI.
Con la consegna oggi dei lavori per lo spostamento dell'elettrodotto, la linea elettrica ad alta tensione verrà spostata seguendo un tracciato interrato che costeggia la nuova strada a servizio dell'area industriale e, per il tratto più a nord, parallelamente al canale "Biffis" di proprietà di Hydro Dolomiti Energia.
La nuova soluzione interrata interessa esclusivamente zone di proprietà pubblica ricomprese nell'area industriale, contenendo i costi ed accelerando i tempi dell'intervento. Consente inoltre di limitare al minimo la perdita di spazi produttivi a disposizione delle aziende interessate ad insediarsi nella nuova area delle Casotte: la cosiddetta "fascia di asservimento", cioè la distanza di sicurezza da tenere rispetto alla posizione dei cavi, passa infatti a ridosso delle strade e a margine dei confini, dove non sarebbe comunque possibile edificare.
Il sopralluogo odierno è stata anche l'occasione per attraversare il suggestivo ponte ad arco tirante in acciaio lungo quasi 50 metri che consente il passaggio sul canale "Biffis" da parte dei mezzi pesanti, dandogli una valenza estetica di "porta" all'area Casotte e permettendo al contempo l'ottimizzazione del percorso ciclabile "destra Adige".
Si è quindi percorsa la nuova bretella, 1.544 metri di lunghezza, che consente l'accesso alla zona produttiva dalla strada provinciale 90 "destra Adige", dinanzi alla nuova sede della cantina Mori Colli Zugna, grazie alla realizzazione di una rotatoria di ampio raggio adatta al transito di mezzi pesanti. Già realizzati anche gli impianti di illuminazione dello svincolo con la strada provinciale n.90, il collegamento ciclopedonale tra le due sponde del canale e i sistemi di raccolta e smaltimento delle acque bianche.
Entro la fine del 2014, con un posticipo di appena otto mesi rispetto ai tempi fissati ad avvio lavori, l'area produttiva delle Casotte sarà quindi pronta per l'insediamento delle imprese, libera dall'ingombrante presenza dell'elettrodotto ferroviario, ponendo così fine ad un susseguirsi di rinvii e nuove ipotesi progettuali che si protraevano ormai da 25 anni. (d.m.)
Immagini e video a cura dell'Ufficio stampa -