Venerdì, 22 Agosto 2014 - 02:00 Comunicato 2113

La protesta in piazza Dante
CASO DANIZA, LA PROVINCIA CONFERMA LA BONTÀ DEL SUO OPERATO

"Abbiamo ascoltato le ragioni di chi ha attuato la protesta di oggi, non ne condividiamo il metodo e confermiamo la bontà del nostro operato". Così la Provincia autonoma di Trento, attraverso il presidente Ugo Rossi, il vicepresidente Alessandro Olivi e l'assessore Michele Dallapiccola in merito all'occupazione da parte di alcuni attivisti di uffici al terzo piano della sede della Provincia, in piazza Dante a Trento, per protestare contro l'ordinanza sulla cattura dell'orsa Daniza emessa dopo l'aggressione di ferragosto ad un uomo che cercava funghi nei boschi di Pinzolo.-

Ad ascoltare le ragioni degli animalisti era intervenuto, pochi minuti dopo l'irruzione, l'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca Michele Dallapiccola, e successivamente il vicepresidente Alessandro Olivi che ha avuto un lungo colloquio telefonico con il referente della protesta. La delicata situazione che si è venuta a creare oggi pomeriggio a seguito del rifiuto degli attivisti a porre fine all'occupazione degli uffici provinciali, è puntualmente seguita dallo stesso presidente Ugo Rossi, in questi giorni all'estero, in costante contatto con il vicepresidente Olivi e l'assessore Dallapiccola.
"La scelta adottata dalla Provincia con l'ordinanza - viene ribadito - è la più garantista in assoluto, sia nei confronti dell'orsa stessa sia di quanti, residenti o turisti, frequentano i boschi del Trentino. In questo momento non ci sono condizioni tali da poter revocare tale ordinanza. La Provincia andrà dunque avanti nella strada intrapresa con la massima serietà, forte anche dei contatti e della condivisione del suo operato da parte del Ministero dell'Ambiente." -