Lunedì, 16 Febbraio 2015 - 02:00 Comunicato 356

Il cohousing generazionale è gestito dalla Cooperativa SAD
"CASA ALLA VELA": È FRA LE "BUONE PRATICHE" A LIVELLO EUROPEO

Cinque anziane parzialmente autonome, seguite da due assistenti familiari, e quattro studenti che offrono ore di volontariato, tutti insieme nella "Casa alla Vela". È il progetto di cohousing generazionale gestito dalla Cooperativa SAD e inaugurato a giugno dello scorso anno. Una soluzione abitativa condivisa, gestita dal privato sociale, che non solo consente agli anziani di dividere le spese, ma soprattutto di condividere una soluzione abitativa e di far fronte alla solitudine. Il progetto - su segnalazione del Dipartimento provinciale alla salute e solidarietà sociale - è stato inserito nell'ultima pubblicazione dell'UNECE - Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite, fra le undici buone pratiche a livello europeo nel settore delle politiche sociali.-

"La terza età sta diventando una fase centrale della nostra collettività, a seguito del progressivo invecchiamento della popolazione - commenta la assessora alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re -; in questo senso il cohousing è un modello di convivenza attiva e di aiuto reciproco, basato sui principi della solidarietà e anche, perché no, del risparmio e della decrescita dei consumi. Si tratta di un percorso che può davvero rivoluzionare lo stile di vita di moltissimi anziani e non solo, permettendo loro di vivere in autonomia, senza dover attendere l'aiuto delle istituzioni o delle famiglie, di farsi compagnia e, al contempo, di allontanare la prospettiva delle residenze assistenziali. Progetti come quello portato avanti dalla Cooperativa SAD alla Vela - conclude la assessora Borgonovo Re - sono davvero delle piccole rivoluzioni culturali: la convivenza fra anziani e studenti universitari ha consentito la nascita di una comunità intergenerazionale, dove ci si aiuta e ci si supporta reciprocamente, nella quale gli anziani hanno l'opportunità di restare in contatto con il mondo dei giovani e con la loro vivacità, rimanendo più a lungo indipendenti, il tutto senza finanziamenti dell'ente pubblico e, anzi, generando risparmi".
Nella "Casa alla Vela", cinque signore anziane, parzialmente autonome, vivono sotto lo stesso tetto con quattro studenti universitari e due assistenti familiari che garantiscono il servizio in modo continuativo (giorno e notte, sette giorni su sette). La casa è composta di tre appartamenti, una grande terrazza e un giardino: gli studenti vivono all'ultimo piano, mentre le signore nei due appartamenti rimanenti, composti di cinque camere, quattro bagni e numerosi spazi comuni. Gli studenti assicurano compagnia, organizzano feste di compleanno e aiutano nella cura dell'orto a titolo di volontariato, inoltre possono prestare qualche ora di lavoro per pulizie e piccole manutenzioni della casa, venendo retribuiti attraverso i voucher lavoro dell'INPS. Le anziane dividono fra loro, per i due appartamenti, le spese di affitto, bollette e servizio di assistenza, nonché altri costi; possono uscire liberamente, organizzare tempo da passare insieme, gite e attività, fino alla condivisione del menù che la collaboratrice cucina per tutte. La casa, infine, è aperta alla comunità del quartiere, attraverso momenti di animazione e funzioni religiose previsti a cadenza settimanale e organizzati anche con l'intento di coinvolgere la collettività.
Per info: www.cooperativasad.it/casa-alla-vela
UNECE "Policy Brief on Ageing" n. 15, febbraio 2015 ("Casa alla Vela", pag. 14): http://www.unece.org/fileadmin/DAM/pau/age/Policy_briefs/ECE-WG.1-21-PB15.pdf -