
In scena vi sarà il contributo della musicista e docente CDM Adele Paerdi e della produttrice e musicista Janet Dappiano.
“Nel cinquantesimo del Secondo Statuto, abbiamo voluto raccontare l’Autonomia in modo diverso, attraverso l’arte - ha spiegato l’assessore alla cultura della Provincia di Trento, Mirko Bisesti – Con questo bando abbiamo voluto fare uno sforzo affinché un tema che spesso viene declinato solo dal punto di vista istituzionale o storico, potesse essere narrato con un linguaggio capace di far conoscere la nostra specialità attraverso la musica e la danza. Non volevamo fosse solo una cosa istituzionale, formale, ma qualcosa che potesse essere percepito su più livelli”.
“Non è semplice sentire il sangue che pulsa su temi istituzionali - ha detto l’assessora alla Cultura del Comune di Rovereto, Micol Cossali - L’Autonomia deve essere qualcosa di vivo, condiviso, che ci dà delle possibilità e delle opportunità. Il linguaggio dell’arte ci permette di arrivare al cuore delle persone, soprattutto dei più giovani, e l’auspicio è che il Teatro Zandonai possa essere una cassa di risonanza per veicolare questo messaggio, attraverso la musica e la danza”.
A spiegare il senso dello spettacolo, Giovanna Venditti, di Tempora O.D.V.: “Abbiamo usato un linguaggio scritto da giovani e per i giovani, per parlare di una Autonomia speciale. I giovani tendono a dimenticare, o addirittura non sanno quanto sia importante lo Statuto per la nostra terra e non solo. Non è un caso se ogni volta accade qualche conflitto nel mondo la nostra Autonomia viene presa a modello. Con il Bando della Provincia abbiamo avuto modo di poter raccontare la nostra realtà in modo innovativo e, grazie al Comune di Rovereto, avere un palcoscenico straordinario per poter mettere in scena quanto abbiamo realizzato. Un ringraziamento a tutte le persone che si sono adoperate con entusiasmo per poter concretizzare questo progetto”. Soddisfatto Corrado Bungaro, di CDM: “Non è semplice portare in scena un tema come questo – ha spiegato – E’ uno spettacolo tutto al femminile, con dieci giovani artiste, allieve e docenti, e una regista professionista, Carla Giordano. “Brenner 66” si ispira a una canzone dei Pooh che raccontava gli attentati che proprio in quel anno hanno sconvolto l’Alto Adige. L’auspicio è che dopo questo esordio, che vedrà gli studenti come primi spettatori, possa riscuotere successo tra i cittadini e andare anche su altri palchi”.
“Brenner 66”, al quale ha contribuito anche il Lions Club Rovereto Host, sarà in scena lunedì 12 dicembre, alle ore 10.00 in una Matinée dedicata alle scuole, mentre alle ore 20:30 sarà aperto a tutta la cittadinanza. Lo spettacolo è gratuito e l’entrata libera.