
Secondo Stefani Scherer dell'università di Trento, che ha anche moderato il confronto, “per favorire la natalità - visto che un figlio in Italia costa al mese, mediamente 640 euro – sono necessarie politiche che favoriscano la stabilità lavorativa sia delle donne che degli uomini". Secondo il relatore c'è necessità di maggiore investimento sulle giovani generazioni: "I dati, le statistiche, i diagrammi, lo dimostrano”. Alessandro Rosina, dell'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha affermato che “le potenzialità per invertire il fenomeno della denatalità ci sono. Però, per evitare la discesa progressiva della popolazione in atto è necessario fare leva sul fenomeno immigratorio e sull'occupazione sia giovanile che femminile. Altrimenti la situazione rischia di implodere”. È quindi intervenuta la docente universitaria Laura Zanfrini della Fondazione Imu (che studia i fenomeni migratori). “Per affrontare la denatalità il tema di una buona gestione del processo immigratorio e dell'integrazione è centrale – ha sostenuto - Tenendo presente un fattore: il rischio povertà per le famiglie italiane è in aumento. Ancora di più per quelle straniere”.