
L'iniziativa, lo ricordiamo, era stata formalizzata con la firma di un Protocollo d'intesa fra Bim dell'Adige e Provincia e coordinata dal Servizio Sova, con il supporto del Consorzio Lavoro Ambiente. Al centro il Consorzio dei Comuni del bacino imbrifero dell'Adige, che dal 1956 si occupa di favorire il progresso economico e sociale della popolazione residente nei Comuni interessati dallo sfruttamento delle acque dei fiumi Adige, Noce e Avisio per la produzione di energia idroelettrica, e la Provincia autonoma di Trento.
I progetti nei quali impiegare - per massimo 4 mesi - i lavoratori assunti, sono stati definiti dalle amministrazioni comunali stesse. Gli interessati hanno presentato domanda presso i Centri per l’Impiego dell’Agenzia del Lavoro, qualora non fossero già iscritti alle liste di Intervento 19. Come accade per i lavori socialmente utili i lavoratori disoccupati sono stati assunti dalle cooperative affidatarie degli interventi.
"Siamo soddisfatti dell'avvio di questa esperienza - sottolinea il presidente del Consorzio Negri- e ci auguriamo possa proseguire nel migliore dei modi. Chi ne beneficia in prima persona presta a sua volta la propria opera per il bene comune, e questo ci sembra particolarmente significativo. Coniugare la solidarietà con l'intraprendenza e la voglia di fare è profondamente in linea con i valori del Trentino".
"Va tenuto presente - spiega a sua volta il vicepresidente Olivi - che si tratta di una novità assoluta. E' la prima volta che i Bim, sollecitati dalla Provincia e dalle organizzazioni del lavoratori, si sono mobilitati, assieme anche agli enti locali, al fine di sostenere un’occupazione diffusa sul territorio, guardando alle persone più deboli oggi presenti nel mercato del lavoro. Ci fa piacere che il Ministro ci sia vicino e lo ringraziamo per l'interesse che ancora una volta manifesta per le buone prassi, anche innovative, che il Trentino riesce ad avviare"