Un pomeriggio di confronto che ha riunito presso l’Aula magna del Collegio Arcivescovile di Trento docenti, psicologi ed esperti per indagare l’esistenza di modelli integrati e possibili soluzioni pedagogiche, didattiche e organizzative da attuare nelle scuole per la prevenzione del disagio psicologico giovanile.
La giornata è stata aperta dal direttore dell’Istituto Artigianelli, Erik Gadotti, che ha subito introdotto nel dibattito il concetto di psicologia positiva fatto proprio dalla Positive Academy, un percorso di auto-formazione nato per dare supporto tramite la formazione continua agli operatori della salute mentale promosso dalla Scuola Centrale Formazione e raccontato da Casandra Cristea e, in videocollegamento, da Marietta Remoundou della Hellenic Association of Positive Psycology (HAPPSY).
La dirigente del Servizio istruzione della Provincia, Monica Zambotti, ha fatto invece il punto sul quadro normativo illustrando le linee guida per la promozione e il benessere psicologico nelle scuole trentine, mentre Roberta Bommassar, psicologa e psicoterapeuta, parlando di disagio giovanile ha fatto una panoramica sull’evoluzione delle patologie emergenti nel mondo degli adolescenti e dei giovani adulti.
Gadotti e il vicedirettore dell’Istituto Artigianelli Marco Fransceschini hanno poi raccontato gli strumenti ed il modello di interventi ed azioni messi in atto dall’istituto.
Paola Venuti, prorettrice dell’Università di Trento nonché psicologa e psicoterapeuta, insieme agli psicologi Carolina Coco e Stefano Cainelli, ha parlato di luoghi terapeutici e terapie di contesto nella scuola.
Prima del dibattito conclusivo è stata citata anche l’esperienza del laboratorio di inclusione scolastica e sociale della Rock Spectrum Experience band, nata in seno al Laboratorio di osservazione diagnosi formazione del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento.
Intervista alla vicepresidente Gerosa
Le immagini
A questo link le immagini e l'intervista alla vicepresidente Gerosa