“Ospitiamo volentieri questo evento – ha sottolineato in apertura, il presidente FEM, Andrea Segrè- perché, ce lo diciamo da tempo, dobbiamo veramente fare massa critica tra gli enti di ricerca della nostra Euroregione. Andando in questa direzione abbiamo già dato concretezza a due iniziative: la costituzione del Centro C3A con l’Università di Trento, che punta a condividere un percorso didattico e ad essere più competitivi per i bandi comunitari, e il progetto EFH, che mette in rete 12 istituzioni su temi di grande interesse come l’alimentazione e la salute. Entrambe le iniziative per noi sono dei punti di partenza per un futuro di sinergie sempre più forti”.
Il rettore di UniTrento, Paolo Collini, ha messo in evidenza l'esistenza di un sistema della ricerca coordinato che già lavora assieme e che coinvolge fondazioni e università, anche con Bolzano e Innsbruck. “Abbiamo strutturato la collaborazione con FEM in modo molto forte attraverso la creazione del C3A. Oggi inizia una stagione nuova: la volontà di stare assieme e fare sinergia è la chiara convinzione che questa sia la strada giusta, per migliorare, tutti, ciò che facciamo. Stando assieme aumentiamo la massa critica e la capacità di presentarci forti e uniti, partendo dal presupposto che fare buona ricerca vuol dire anche saper cercare risorse”.
A livello di ricerca tra le due provincie di Trento e Bolzano esistono già buone collaborazioni, ma anche a livello Euregio, ha spiegato Paolo Lugli, rettore dell'ateneo di Bolzano che definendo il centro C3A un modello virtuoso da prendere ad esempio, ha spiegato: “Dobbiamo fare sinergia, mettendo insieme progetti e politiche sia a livello delle due provincie ma anche oltre” e ha citato due esempi: l'iniziativa di Agricoltura 4.0 e il consorzio tra le università del Nord Est che riguarda le Competence Center di Industria 4.0.
La dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Annapaola Rizzoli, che ha moderato l'incontro, ha evidenziato che “di fatto con oggi si rende operativa la volontà di fare rete tra enti di ricerca, sia a livello provinciale sia a livello di Euroregione, perché il programma Horizon ha attivato nuovi bandi sul tema della bioeconomia: le eccellenze di ricerca del sistema trentino coprono molte di queste sfide e saremo ben lieti di poter cominciare a creare nuove idee e nuove sinergie per applicare questi nuovi bandi”.
Alberto D'Avino della Direzione Generale dell'Agricoltura e Sviluppo Rurale ha presentato il nuovo programma di lavoro per la Ricerca e l'Innovazione dell'Unione Europea (Orizzonte 2020) per gli anni 2018-2020, con particolare attenzione sulla parte del programma riguardante la Sfida Sociale 2 "Sicurezza alimentare, agricoltura e silvicoltura sostenibile, ricerca marina e marittime e acque interne, nonché bioeconomia".
La relazione ha fornito gli elementi di contesto politico alla base del programma di lavoro, gli obiettivi e le priorità della ricerca comunitaria nell'ambito della Sfida Sociale 2 e ha illustrato in sintesi il contenuto dei bandi per i prossimi tre anni. Infine sono stati presentati alcuni aspetti pratici e consigli per poter accedere alle opportunità di finanziamento fornite dal programma di ricerca.
Fotoservizio FEM e Filmato PAT