Giovedì, 04 Maggio 2017 - 11:50 Comunicato 1026

Azione antibracconaggio a Canal San Bovo

A seguito di una serie di servizi antibracconaggio mirati, organizzati dalla Stazione Forestale di Canal San Bovo e Caoria, in stretta collaborazione con il personale dell’Associazione Cacciatori Trentini, è stato accertato nei gironi scorsi il reato di esercizio di caccia in periodo di divieto generale nella valle del Vanoi nella Riserva di Canal San Bovo. In particolare, durante un servizio serale a ridosso della prossima apertura della caccia di selezione primaverile, il personale di vigilanza ha accertato l’azione di bracconaggio commessa da una persona, cacciatore della locale riserva, la quale è stata osservata in flagranza mentre abbatteva un esemplare di capriolo maschio adulto in un prato. Soddisfazione è stata espressa da parte del personale forestale e dei guardiacaccia dell’Associazione cacciatori trentini per il positivo esito dell’operazione, che ha premiato l’impegno profuso nei mesi scorsi a tutela del patrimonio faunistico pubblico.

L’azione illecita, portata a termine all’imbrunire, ha permesso in un primo momento all’autore del reato, riconosciuto dai forestali, di occultare velocemente l’animale abbattuto e di dileguarsi nel bosco nel buio della notte. Il giorno seguente, la ricerca della traccia di trascinamento del capriolo con un cane da sangue ha consentito di recuperare il capo, accuratamente occultato in una area boschiva. Immediatamente sono scattate le operazioni di perquisizione dirette della Procura della Repubblica di Trento, che hanno permesso di deferire alla giustizia il responsabile dell’atto di bracconaggio. Le perquisizioni nella vallata del Vanoi e nella vicina Valsugana, operate con l’ausilio del personale delle Stazioni Forestali di Primiero-San Martino di Castrozza, Pieve Tesino e Castel Ivano, hanno portato anche al sequestro dell’arma con la quale è stato commesso il reato.

(gz)


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