Lunedì, 05 Settembre 2022 - 06:11 Comunicato 2679

Attesa eccessiva al pronto soccorso, le precisazioni dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari

L’Azienda provinciale per i servizi sanitari fornisce le seguenti precisazioni riguardo alla vicenda segnalata da un settantenne di Rovereto, che ha denunciato un’attesa eccessiva al pronto soccorso della città dove si era recato in seguito ad un’aggressione subita nel proprio quartiere. Un episodio apparso oggi sulla stampa locale.
Il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto [ Archivio Ufficio stampa PAT]

In base alle verifiche condotte, quanto avvenuto ha motivazioni che risiedono nell’affluenza importante che si è verificata nella giornata in cui il settantenne si è recato nel pronto soccorso dell’ospedale S. Maria del Carmine di Rovereto.
Il paziente è stato immediatamente preso in carico dall’infermiere di triage, che ha fatto la valutazione, assegnando inizialmente un codice bianco, in seguito modificato come un codice verde. La giornata è stata però caratterizzata da una percentuale del 60% di codici colore ad elevata priorità fra cui rossi e arancioni, dunque urgenti, e un 38% di altri codici colore compresi i verdi e solo il 2% di bianchi, che hanno richiesto la risposta degli operatori. Dunque l’attesa per il paziente si è prolungata, in un arco di tempo in cui rimaneva comunque preso in carico dal triage. In seguito ha lasciato spontaneamente la struttura.
L’Azienda provinciale per i servizi sanitari ribadisce che nessuna situazione viene trascurata nelle strutture di medicina d’urgenza e pronto soccorso presenti sul territorio trentino. Occorre da parte di tutti, una comprensione dei tempi necessari per il personale sanitario per rispondere a tutte le esigenze, sulla base delle priorità e delle condizioni cliniche che definiscono l’urgenza. Allo stesso tempo, è cura della stessa Apss fornire una risposta che tenga conto delle condizioni individuali di ciascun paziente.

(rc)


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