
L'assestamento prevede margini di flessibilità ai Comuni in gestione associata per la revisione degli obiettivi di efficientamento della spesa, calcolati avendo a riferimento le caratteristiche demografiche di ambito, anziché del singolo comune, e che continuano ad essere rapportati alla dimensione ritenuta efficiente di 5.000 abitanti. Per i Comuni in gestione associata ci sarà inoltre la possibilità di assunzione di personale oltre il limite del 100% del turn over attualmente fissato, nei limiti consentiti dagli obiettivi di efficientamento della spesa.
Presso il Consorzio dei Comuni sarà costituito un nucleo di personale specializzato a supporto dei comuni che presentano difficoltà gestionali (in ambito finanziario, amministrativo, ecc.). E' prevista inoltre l'estensione anche a Comuni e Comunità delle misure di stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato, incluso quello delle scuole dell’infanzia.
L'assestamento mette in atto il primo step per un servizio di trasporto pubblico cadenzato, ovvero il collegamento in maniera stabile e ripetitiva con autobus di tutte le Valli del Trentino. Si tratta di una frontiera di novità che prevede un investimento di 10 milioni di euro e che vedrà l'avvio nei prossimi mesi sulle Valli di Fiemme e di Fassa, tra Trento e Arco, Rovereto e Riva, Riva e Ledro, Cles e Mezzocorona, Centa e Trento, Trento e Cavedine. Per attuare il piano sarà potenziato anche il parco autobus con un investimento di 8,1 milioni di euro.
Il progetto "Smart Territory" prevede invece la realizzazione di un'infrastruttura abilitante in banda stretta IoT per erogare i medesimi servizi alle diverse comunità provinciali nell'ambito della sicurezza e servizi alla persona, logistica e mobilità, monitoraggio ambientale e gestione del territorio, supporto ad agricoltura e turismo. Il progetto sarà realizzato da Trentino Digitale Spa. Per coprire tutto il territorio provinciale con una infrastruttura IoT capillare, oltre alle infrastrutture presenti di Trentino Network, è previsto di utilizzare i pali dell’illuminazione pubblica nell’ambito di interventi di efficientamento energetico in modo da evitare nuove palificazioni, che oltre ad impattare l’ambiente comporterebbero ingenti investimenti di materiali e di mano d’opera.