Col provvedimento adottato, vengono ridefiniti i contenuti dei seguenti elementi di valutazione:
a. peso da attribuire al prezzo e agli elementi di valutazione dell’offerta tecnica
b. caratteristiche del piano sull’occupazione
c. criteri per il calcolo del prezzo unitario a base d’asta
d. modalità di calcolo della quantità minima di volume da estrarre prevista dal progetto di coltivazione
e. contenuto della clausola sociale
La valutazione è svolta col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, attribuendo all’offerta tecnica un peso di almeno 70 punti su 100.
Nello specifico sono valutati:
· la qualità del prodotto, rilevata attraverso il pregio tecnico e le caratteristiche del materiale ottenuto oppure il possesso di marchi di qualità del prodotto;
· le lavorazioni ulteriori alla seconda che richiedono elevata specializzazione;
· il ricorso a processi di abbattimento della roccia, anche innovativi, che garantiscano un’elevata resa della cava correlata ad una bassa produzione di scarti;
· il possesso di certificazioni etiche o ambientali;
· la riduzione dell’impatto ambientale nel processo di lavorazione, mediante l’adozione di misure ulteriori rispetto a quanto già individuato come obbligatorio per legge, nei programmi di attuazione comunali e nella relazione di screening;
· il piano sull’occupazione;
· l’impegno a garantire un ambiente di lavoro più sicuro, salubre e confortevole con la previsione di dotazioni ulteriori rispetto a quelle obbligatorie.
L’amministrazione provinciale, inoltre, si è impegnata a sostenere l’implementazione di un sistema telematico per gestire in modo più efficiente e trasparente le procedure di assegnazione delle concessioni. Le commissioni incaricate di valutare le offerte saranno composte da esperti qualificati, con la partecipazione di un rappresentante della Provincia.
Spetta ora a Comuni e Asuc, quali amministrazioni competenti, attivare le procedure di gara in relazione alle scadenze delle attuali concessioni.