"L'impegno che ci siamo assunti è quello di convocare al più presto, attorno a un tavolo, prima le 11 Rsa del Trentino che hanno un contratto esterno per la predisposizione della terapia per i propri ospiti, quindi le restanti, per supportarle e individuare un modello comune, nell'alveo della normativa che al riguardo è piuttosto chiara - è il commento dell'assessore Segnana -, sappiamo infatti che non ci si può avvalere di farmacie private e comunali per la preparazione dei farmaci monodose, in quanto di proprietà di APSS e affidati fiduciariamente agli enti gestori, al pari di tutti gli altri dispositivi, e non possono uscire dalle RSA salvo specifica autorizzazione da parte di Apss. Per quanto riguarda il tema critico del personale l'attenzione da parte della Giunta è massima, non vi è la volontà di creare difficoltà alle Rsa, pur sapendo che il sistema sanitario provinciale ha bisogno di assumere nuove figure professionali. In tal senso si auspica che si possa collaborare ad un tavolo specifico per supportare il sistema sia dell'Apsp che dell'Apss".
Una linea condivisa con i vertici di Upipa; la presidente Chiogna ha espresso la necessità di adottare un sistema coordinato, sotto la regia di Upipa: "E' necessario un margine di tempo per mettere a regime il nuovo protocollo - sono state le sue parole - Il progetto del blisteraggio dei farmaci deve essere di sistema e includere tutte le Apsp del Trentino".
Altro argomento discusso è stato quello relativo al personale, stante anche il concorso di Azienda sanitaria rivolto agli infermieri. La posizione dell'Assessorato provinciale alla salute, così come dell'Apss è stata di ampia collaborazione e disponibilità: anche in questo caso convocherà un ulteriore tavolo con i referenti di Azienda, delle Apsp e delle organizzazioni sindacali di categoria per valutare come procedere senza intaccare il prezioso patrimonio di personale delle Rsa. E sul tema delle differenze di retribuzione l'assessore Segnana ha precisato che l'amministrazione provinciale è al lavoro, ricordando anche che sono già stati erogati sia i bonus covid per la prima e la seconda fase, mentre per la terza fase sono stati messi a disposizioni 2,3 milioni di euro, sia l'incremento contrattuale per l'indennità di Oss e infermieri a partire dal 2022, oltre che i ristori per sostenere i bilanci delle Rsa messi in difficoltà dalla pandemia.