
Le voci degli ospiti della casa di riposo di San Giuseppe riuniti in un canto hanno dato il benvenuto alle autorità che oggi si sono date appuntamento per inaugurare il nuovo giardino Alzheimer attuato grazie ad un finanziamento della Provincia autonoma di Trento.
A fare gli onori di casa la direttrice della struttura Federica Taufer con la presidente Daniela Scalet ed i componenti del Consiglio d'amministrazione da poco rieletti. Nel portare i saluti iniziali la presidente di Apsp San Giuseppe di Primiero Daniela Scalet ha ricordato come "oggi portiamo a termine un progetto che il Consiglio di Amministrazione ha voluto fortemente. E’ un importante passo che riusciamo a realizzare grazie al prezioso lavoro del Servizio Provinciale per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale perché è in diretto collegamento con il Nucleo demenze in corso di completamento. Questo giardino è uno spazio dedicato, protetto e funzionale curato nei minimi dettagli a servizio dei nostri residenti, affetti da questa malattia. E’ un aiuto concreto anche per i nostri operatori che si trovano quotidianamente a dover gestire questi ospiti. Il nucleo completato con questo splendido giardino è un nuovo servizio che mettiamo a disposizione dell’intera Comunità Primierotta, perché la nostra azione di cura e di tutela si affida non soltanto alle persone, ma anche gli spazi e la progettazione dell’ambiente è parte integrante dell’approccio globale alla cura e assistenza delle persone affette da demenza".
Alla cerimonia hanno partecipato i sindaci dei comuni di Primiero San Martino di Castrozza, Canal San Bovo, Imer, Mezzano, Sagron Mis ed il presidente della Comunità di Primiero Roberto Pradel. In particolare il sindaco del comune di Primiero San Martino di Castrozza Daniele Depaoli ha voluto sottolineare come "questa inaugurazione sia fonte di grande gioia per il nostro territorio e la dimostrazione di come in questi anni la struttura della casa di riposo sia sempre stata capace di evolversi a seconda delle esigenze degli ospiti, ovvero le persone ai quali noi dobbiamo essere al servizio. La realizzazione di un giardino specifico per le demenze senili, che ormai sta diventando una delle malattie più difficili da combattere, è sicuramente un'iniziativa degna di nota. Ci tengo infine a ringraziare tutti coloro che hanno voluto questa opera e che hanno lavorato per la sua realizzazione".
Accanto all’assessore Spinelli erano presenti il dirigente del Sova Maurizio Mezzanotte ed il progettista e direttore lavori Carlo Pezzato, i quali hanno ricordato le particolarità di questo spazio pensato per stimolare tutti i sensi degli ospiti. Il giardino riesce infatti a stimolare le sensazioni uditive grazie al rumore dell’acqua cadente nella fontana. L'olfatto è invece attivato attraverso la piantumazione di essenze aromatiche quali rosmarino, timo, salvia, menta e fiori profumati. Il tatto è reso più facile in quanto le piante sono state collocate ad un'opportuna altezza (0,85/90 m). La vista è stimolata invece dall'ordine cromatico delle piante, scalari nel corso delle stagioni. Per quanto riguarda infine l'orientamento la cromia dei percorsi e il corrimano continuo danno all’ospite la sicurezza necessaria per muoversi in autonomia.
Le caratteristiche dell'opera
Un giardino destinato a malati di Alzheimer prevede alcuni accorgimenti tecnici specifici, ma soprattutto deve soddisfare le esigenze di questa particolare categoria di utenti. In particolare è stato dato risalto ai colori, ai profumi, alle sensazioni tattili e a quelle uditive. I percorsi ellittici consentono all’utente di ritornare sempre al punto di partenza. La presenza di una guida – corrimano - conduce il malato e nello stesso tempo lo fa sentire in sicurezza.
Il collegamento tra il giardino e il nuovo “nucleo Alzheimer” è stato realizzato mediante la formazione di uno scivolo di raccordo tra la quota del giardino e la quota della terrazza esistente.
Tutto il giardino è chiuso e delimitato da una recinzione con paletti a T e rete a maglia romboidale plastificata; all’interno della rete una siepe continua di carpino bianco consente un mascheramento pressoché continuo della recinzione limitandone l’impatto visivo. Sul lato Ovest un cancello consente l’accesso all’area con i mezzi da impiegare nelle normali operazioni di manutenzione.
I percorsi, di forma ellittica, pianeggianti e di idonea larghezza, sono stati pavimentati in asfalto successivamente colorato nelle tonalità del rosso mattone e dell’ocra entrambi nelle tonalità più chiare. I due percorsi hanno lunghezza diversa, dell’ordine dei 40 e 65 metri, e lungo il loro sviluppo sono inseriti degli allargamenti che ospitano i pergolati e le diverse fioriere e le sedute.
Interviste e immagini a cura dell’Ufficio stampa
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