Mercoledì, 17 Giugno 2020 - 17:57 Comunicato 1359

Il Piano richiesto dal Governo ha come obiettivo fronteggiare eventuali emergenze pandemiche
Approvato la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera post-Covid: più che raddoppiate le terapie intensive

78 posti per terapia intensiva in luogo degli attuali 32, con conseguenti nuove assunzioni di personale medico, infermieristico e tecnico, per 3,8 milioni di euro, e circa 16 milioni di euro per i conseguenti interventi di edilizia sanitaria e di acquisto degli automezzi, da suddividersi sui vari reparti e sulle varie tipologie di intervento (terapia intensiva, terapia semintensiva, separazione dei percorsi di accoglienza e ristrutturazione dei pronti soccorso, potenziamento della rete di Trentino Emergenza): sono le principali misure previste dalla proposta di Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore alla salute e politiche sociali Stefania Segnana. Il piano, inviato al Ministero per la salute, per la sua approvazione (entro 30 giorni) è previsto dal cosiddetto “Decreto rilancio” (DL 34/2020) e ha l’obiettivo di adeguare i sistemi sanitari regionali ad eventuali successive fasi di emergenza pandemica.
"Si tratta di un passaggio importante per la nostra rete ospedaliera - commenta l'assessore Segnana - che vede non solo una riorganizzazione strutturale ma anche organizzativa, con assunzioni di personale, e un potenziamento degli ospedali sia centrali che di valle per affrontare un eventuale ritorno del contagio, che ovviamente nessuno si augura".

Gli interventi di potenziamento dei posti per terapia intensiva e semintensiva riguarderanno gli ospedali di Trento, Rovereto, Cles, Arco. Per quanto riguarda gli interventi nei diversi Pronto soccorso provinciali – a Trento, Rovereto, Cles, Arco e Cavalese - non sono previste significative variazioni del modello assistenziale ma variazioni organizzative collegate alla riorganizzazione dei flussi dei pazienti, con la realizzazione di percorsi separati e aree “filtro” per la gestione di pazienti con patologie infettive trasmissibili.
Sul versante delle nuove assunzioni e della remunerazione delle ore straordinarie il finanziamento statale destinato alla Provincia autonoma di Trento copre solo l'anno 2020 ed è pari a euro 3.836.677,00. Va precisato che le assunzioni saranno a tempo determinato, per il 2021 l'amministrazione provinciale si riserva di integrare, se non arriveranno altre risorse. 
Per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali è previsto un finanziamento statale in conto capitale pari a euro 16.269.428,00. Di questi, la somma più rilevante, pari a circa 8,5 milioni, viene destinata dal Piano all’aumento dei posti letto in terapia intensiva. Quasi 5 milioni vengono destinati invece ai posti in terapia semintensiva. Poco meno di due milioni di euro verranno investiti nella separazione dei percorsi di accoglienza e alla ristrutturazione dei pronto soccorso e 90.000 euro al potenziamento del servizio di Trentino Emergenza 118.

(mp)


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