Venerdì, 25 Febbraio 2022 - 13:32 Comunicato 487

Le strutture saranno realizzate coi fondi del PNRR
Approvati i Protocolli di intesa per le Case della comunità di Predazzo e Cles

Approvati oggi dalla Giunta i Protocolli di intesa per la realizzazione delle Case della comunità di Predazzo e di Cles; gli accordi che uniscono Provincia, Azienda sanitaria e i rispettivi comuni, prevedono di realizzare le due strutture grazie ai fondi previsti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo. "Come anticipato nei giorni scorsi - commenta l'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana - arrivano a compimento i due Protocolli di intesa, frutto di un percorso di collaborazione con le amministrazioni comunali di Predazzo e di Cles. Le Case della comunità - conclude l'assessore - dovranno diventare il punto unico di accesso dei servizi sanitari e socio-sanitari del territorio in coordinamento con la rete ospedaliera, con l'obiettivo di garantire servizi di prossimità ai residenti".
Misurazione della pressione arteriosa [ servizio comunicazione Apss]

La Casa della comunità di Predazzo sarà realizzata su terreni di proprietà del Comune di Predazzo, per questo il Protocollo di intesa prevede che il Comune ceda il terreno a titolo gratuito all'Azienda provinciale per i servizi sanitari e, di contro, la Provincia restituirà al Comune il Poliambulatorio in Corso Degasperi, al termine del trasferimento delle attuali funzioni che saranno spostate nella costruenda Casa della Comunità; nell'ex Poliambulatorio sarà realizzata una nuova mensa a servizio delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

La Casa della comunità di Cles troverà collocazione all'interno dell'ex caserma dei vigili del fuoco, edificio di proprietà comunale che verrà ristrutturato. Il Protocollo di intesa prevede che il Comune ceda in comodato gratuito all'Azienda sanitaria l'edificio, tranne un piano che rimarrà nella disponibilità del Comune stesso. Per contro l’Apss effettuerà alcuni interventi di miglioria sulle parti esterne e su quelle comuni compresa la sopraelevazione per rendere abitabile l’ultimo piano.

Entrambi gli interventi dovrebbero concludersi entro la fine del 2026.

(at)


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