Possono accedere all'agevolazione le piccole, medie e grandi imprese, presentando un progetto di investimento con spesa minima superiore a 300.000 euro.
Il contributo è concesso in regime di esenzione ed è calcolato sulle spese ammesse, passando dal 10% per le medie imprese al 20% per le piccole imprese. Per le grandi imprese il contributo è concesso in regime de minimis ed è pari al 10% delle spese ammesse. E' inoltre prevista la possibilità per le imprese della filiera del legno, della produzione del pane e concessionari di uso del Marchio e del porfido e delle pietre, di chiedere il contributo in regime de minimis con una percentuale agevolativa maggiore.
Nel dettaglio le tipologie di investimento agevolate riguardano:
- la creazione di una nuova unità operativa;
- l’ampliamento della capacità produttiva di una unità operativa esistente;
- la diversificazione della produzione di una unità operativa per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente in tale unità operativa;
- il cambiamento sostanziale del processo produttivo complessivo del prodotto o dei prodotti o della fornitura complessiva del servizio o dei servizi interessati dall’investimento nell’unità operativa;
- l’acquisizione degli attivi di un’unità operativa esistente chiusa nonché l’acquisizione degli attivi di un’unità operativa che sarebbe stata chiusa in assenza dell’acquisizione al fine di garantire la salvaguardia della totalità dell'occupazione esistente.
Il progetto di investimento deve essere avviato successivamente alla data di presentazione della domanda e completato entro il terzo anno successivo a quello della data di concessione dell’incentivo.
A fronte del contributo ricevuto le imprese sono tenute a rispettare specifici obblighi tra cui l'incremento occupazionale e, in alternativa, l'incremento del costo sostenuto per il personale e dei benefit erogati a favore dei propri dipendenti.