Venerdì, 21 Giugno 2019 - 13:00 Comunicato 1508

Provvedimento della Giunta su proposta dell’assessore Mirko Bisesti
Approvate le linee guida del servizio civile per la XVI legislatura

Un obiettivo di promozione dei giovani, che offre opportunità concrete di apprendimento, autonomia, crescita personale e messa in gioco in un contesto reale e integrato nella comunità locale: tutto questo e ancora molto altro è il servizio civile, istituito con la legge provinciale sui giovani del 2007, modificata nel 2013 con l'introduzione del Servizio Civile Universale Provinciale (SCUP), le cui linee guida per la corrente legislatura sono state approvate oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, nelle cui competenze rientra il coordinamento delle politiche a favore dei giovani.
Le linee guida, redatte con il supporto dell’Ufficio Servizio civile dell’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, hanno lo scopo di delineare le strategie, le priorità e le azioni del servizio civile in ambito provinciale e di realizzare gli obiettivi che si propongono nell’attuale contesto socio-politico, mettendo in atto principi di efficacia, efficienza e risposta ai bisogni che vengono richiesti alla pubblica amministrazione, con l’intento di creare condizioni per la prosecuzione di un’esperienza che ha dato risultati positivi.

Dal 2015, anno della prima attuazione del Servizio Civile Universale Provinciale, sono stati 1.803 i giovani che hanno svolto servizio civile in Trentino, nelle diverse forme del servizio civile provinciale (SCUP_PAT), di quello svolto attraverso “Garanzia Giovani” (SCUP_GG) e del servizio civile nazionale (SCN), per un totale di 1.136 progetti presentati, che prevedono la messa a disposizione di più di un posto. L’amministrazione pubblica sostiene il servizio civile: l’impegno della Provincia autonoma di Trento è stato significativo fin dai primi anni di partenza del progetto. Nel tempo il servizio civile è diventato parte di una politica di transizione verso l’età adulta, con una forte attenzione alla dimensione educativa e formativa e l’avvicinamento e preparazione dei giovani per l’inserimento nel mondo del lavoro. Attraverso la proposta di un progetto da parte di organizzazioni private o enti pubblici, che vede soprattutto i giovani protagonisti e permette l’acquisizione di competenze certificabili e spendibili nel mercato del lavoro, il servizio civile orienta alla coesione sociale e all’acquisizione di competenze trasversali e di cittadinanza.

Esistono varie finestre di accesso nel corso di ogni anno, con durata dell’impegno da 3 a 12 mesi, liberamente scelto dai ragazzi e dalle ragazze interessate. Le priorità da perseguire secondo le linee guida approvate oggi vogliono consentire la partecipazione al servizio civile del maggior numero possibile di giovani, in modo che ciascuno di loro possa determinare lo sviluppo della propria storia di vita e si avvicini consapevolmente e responsabilmente al mondo del lavoro. In questo, risulta determinante il ruolo delle organizzazioni che propongono i progetti: sulla loro responsabilità educativa e formativa, sulla crescita di vere e proprie “comunità di azione” nei vari settori della gestione del servizio civile e sulla qualità complessiva del sistema punta tutto l’impianto del Servizio Civile Universale Provinciale. 

(sil.me)


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