Venerdì, 19 Agosto 2016 - 12:22 Comunicato 1726

Sottoscritto un protocollo tra Provincia e Parti Sociali
Apprendistato formativo: nuove regole a vantaggio di aziende e apprendisti

Sono due i provvedimenti approvati oggi dalla Giunta provinciale in materia di apprendistato, finalizzati a incentivare forme di alternanza scuola-lavoro rafforzate, in cui il ragazzo sia oltre che studente, lavoratore.
Il Trentino, prima regione in Italia, sottoscrive un protocollo unitario con tutte le categorie produttive e i sindacati per la regolazione degli aspetti economici e giuridici del contratto a seguito del Job Act nazionale. “ La sottoscrizione di questo accordo rappresenta un importante passo per la realizzazione degli obiettivi di collegamento scuola-lavoro di questa Giunta – ha sottolineato il vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi. - Si tratta del primo accordo di questo tipo a livello nazionale sottoscritto dall’Ente pubblico, dalle associazioni dei datori di lavoro e dalle organizzazioni sindacali con la finalità di introdurre misure concrete per ampliare l’offerta formativa e rafforzare il collegamento tra scuola e mondo del lavoro”. A partire dal mese di settembre, infatti, i ragazzi con almeno 15 anni di età potranno essere iscritti a scuola e contemporaneamente lavorare. L’azienda che li assume potrà, oltre che beneficiare di sgravi contributivi, retribuire il ragazzo durante l’attività lavorativa perché in “addestramento professionale”.
"Rispetto al passato - sottolinea il vicepresidente Olivi - il contratto di apprendistato formativo risulta essere più vantaggioso per le aziende sia in termini retributivi, sia in termine di carico burocratico. Le scuole infatti saranno parte attiva nella procedura di sottoscrizione dei contratti e dei piani formativi. L'obiettivo principale è quello di avere nel tempo un decisivo incremento dei contratti di apprendistato formativo".

La legge provinciale 10 del giugno scorso sulla scuola definisce gli obiettivi generali del processo formativo e gli standard da conseguire nel corso del contratto di apprendistato, nel rispetto degli standard nazionali. I provvedimenti approvati oggi ne completano il quadro regolatorio. Contestualmente è stato approvato anche un protocollo sottoscritto dalla Provincia con le Parti sociali in materia di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. Le finalità del protocollo sono: dare attuazione ai Decreti Ministeriali con l’obbiettivo di rilanciare l’apprendistato di primo e terzo livello, anche al fine di ridurre la dispersione scolastica e universitaria; ampliare l’offerta formativa e al contempo rafforzare il collegamento fra mondo scolastico e lavorativo; consentire ai giovani l’acquisizione di titoli di studio utili all’inserimento mirato nel mercato del lavoro; attivare forme contrattuali di qualità incentrate sul connubio studio/lavoro e sulla valorizzazione dell’apprendimento nel contesto lavorativo.

A partire da settembre, infatti, i ragazzi con almeno 15 anni di età potranno essere iscritti a scuola e contemporaneamente lavorare. Ad esempio uno studente, se iscritto alla formazione professionale, frequenterà la scuola per 640 ore il secondo anno e 533 ore il terzo, quarto e quinto anno. Il tempo restante sarà impegnato in azienda e il datore di lavoro lo potrà pagare proporzionalmente alla sua anzianità di servizio: il 50% della retribuzione dell’inquadramento finale il primo anno, il 60% il secondo, il 70% il terzo e il 75% il quarto anno e seguenti.

Durante le ore di formazione a scuola il ragazzo non sarà retribuito, sarà poi riconosciuto un ulteriore sgravio retributivo per circa 400 ore dedicate all’addestramento professionale in azienda (per queste ore il datore di lavoro pagherà solo il 10% della retribuzione). Per i ragazzi più impegnati,  che a scuola otterranno valutazioni equivalenti o superiori all’8, dimostrando quindi particolare impegno sia nello studio che nel lavoro, è previsto un incentivo economico pari al 10%. Dal prossimo settembre in Trentino l’apprendistato sarà inoltre possibile sia con contratti stagionali, sia con contratti in somministrazione.

Grazie ai recenti accordi sottoscritti dalla Provincia autonoma di Trento con il Ministero del Lavoro, le imprese trentine che ospiteranno apprendisti potranno inoltre partecipare al bando Fixo Italia Lavoro per ottenere un contributo alla formazione fino a 3.000 euro  e attivare, in collaborazione con la Camera di Commercio, un portale in cui le aziende possono dichiarare la disponibilità ad accogliere degli apprendisti. Questa iniziativa in collaborazione con la Camera di Commercio verrà presentata a breve alla stampa. (c.ze.)

In allegato le slides e il protocollo



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