Venerdì, 20 Ottobre 2017 - 12:18 Comunicato 2790

A Riva del Garda dall’8 all’11 novembre; l'assessore alla salute Luca Zeni alla tavola rotonda di chiusura dell’evento
#Aniarti2017: l’Associazione nazionale infermieri di area critica in congresso

Occorre ripensare il ruolo dell’infermiere e del suo contributo nell’ambito dell’area critica, alla luce dei cambiamenti nell’ambito legislativo, tecnologico, dei modelli organizzativi e della ricerca. Così come occorre confrontarsi con un contesto culturale mutato e interrogarsi quindi sulle questioni etiche. Con questi ambiziosi obiettivi l’Associazione nazionale infermieri di area critica si riunisce a Riva del Garda dall’8 all’11 novembre, per una tre giorni di confronto e condivisione di esperienze nel campo infermieristico di area critica e una giornata di apertura al pubblico. L’11 novembre parteciperà alla tavola rotonda “La rete di sicurezza: un'alleanza cittadino-infermiere” anche l’assessore alla salute e alle politiche sociali Luca Zeni.
"Essere infermiere oggi, in un mondo in continuo cambiamento, è sicuramente una sfida: le nuove tecnologie, le frontiere che costantemente si allargano, ci mettono tutti alla prova. Io credo che questa professione sia una delle poche in cui ci voglia una vera e propria vocazione: perché accanto alla formazione e all'esperienza, sono necessarie gentilezza, comprensione e compassione", così l'assessore Zeni ha introdotto la presentazione del congresso in programma a Riva del Garda, oggi nell'ambito della tradizionale conferenza stampa di Giunta del venerdì; accanto all'assessore vi era il presidente di Aniarti Fabrizio Moggia.

“Il nursing nella sopravvivenza. Costruire il futuro” è il titolo scelto da Aniarti per il congresso dell’associazione targato 2017. Attraverso workshop, sezioni parallele e sezioni plenarie si cercherà di rispondere ad alcuni interrogativi, dalle competenze specifiche e la loro certificazione – esiste un percorso univoco? - al ruolo della ricerca, anche infermieristica, come strumento per trovare risposte concrete. Si discuterà poi di contesti organizzativi e del ruolo dell’organizzazione come modello per erogare una risposta appropriata ai bisogni della persona e della famiglia. Spazio anche al dibattito sui grandi temi etici e i compiti degli infermieri nella tutela della persona assistita nelle proprie scelte, soprattutto nelle situazioni in cui la capacità di comunicare o di decidere sono alterate.
Le giornate dall’8 al 10 novembre sono riservate agli addetti ai lavori, mentre l’ultima giornata dell’11 si apre al contributo esterno con incontro con gli studenti delle scuole elementari e medie dedicato all’addestramento sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare e una tavola rotonda sul tema “La rete di sicurezza: un alleanza cittadino-infermiere”, dove si parlerà di come la collaborazione tra infermieri e cittadini sia determinante per migliorare gli esiti di salute sia in termini di assistenza nella cronicità semplice e complessa, sia nella promozione e prevenzione della salute.
Aniarti da diversi anni organizza un momento dedicato alle scuole a margine del proprio congresso, per promuovere l’educazione dei cittadini alla promozione e prevenzione della salute. Questo impegno ha portato Aniarti a partecipare allo sviluppo di un programma dedicato alle scuole per la formazione di docenti e studenti. In questo senso, le manovre di rianimazione vanno considerate come parte della capacità del cittadino di contribuire ad un sistema comune e condiviso di valori, e dovrebbero diventare patrimonio comune a partire dall’educazione dei ragazzi in età scolare.
La tavola rotonda – a cui parteciperanno l’assessore provinciale alla salute Luca Zeni, la presidente del collegio di Trento di Ipasvi - Federazione nazionale collegi degli infermieri, membri di Aniarti, dirigenti e docenti delle scuole superiori – si concentrerà invece sul contributo della professione infermieristica nella gestione diretta e nell’addestramento del caregiver, cioè della persona di riferimento per la gestione dell’assistenza continua delle persone sopravvissute a malattie complesse o incidenti gravi che riportano spesso compromissioni importanti della propria autonomia. La qualità della vita di chi è assistito è determinata dalla capacità del caregiver di gestire le complessità, ma soprattutto dovrebbe essere determinata dalla capacità del sistema salute di coniugare l’area sanitaria e sociale consentendo alla persona e al nucleo familiare di poter conquistare i dovuti spazi di autonomia e di qualità complessiva della vita, cercando una reintegrazione nel tessuto sociale e, se possibile, produttivo. Solo attraverso un confronto costante con cittadini, l’infermiere può capire come interpretare al meglio il proprio ruolo di professionista che sostiene la persona, e la sua rete familiare e sociale, e la supporta nel ripristinare quel delicato equilibrio definito “salute”.

Tutte le informazioni sul 36° Congresso Nazionale di Aniarti, il programma dettagliato e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito www.aniarti.it

In allegato il programma del convegno e della tavola rotonda

(at)


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