Ospitare questa manifestazione è per il Trentino un’opportunità e un’occasione unica per sensibilizzare ulteriormente il nostro territorio sul tema delle demenze puntando sulla comunità, sui legami di solidarietà e di prossimità per far sentire meno sole le persone malate e le loro famiglie. La maggior parte delle iniziative proposte sono organizzate dalle nostre Comunità, spesso frutto del lavoro di rete fra più enti, segno che, in questi anni, l’attenzione e l'impegno politico su questi temi sono stati alti. Ma questa attenzione non è certamente solo una prerogativa delle politiche sanitarie e sociali, come si vedrà all’Alzheimer Fest. C’è sensibilità negli ambienti culturali e nello specifico nella rete dei musei e delle biblioteche, come pure, nella scuola, ma anche in tanti altri ambiti. La festa sarà anche una vetrina per dar conto di quanto è stato fatto in questi anni, attraverso alcune tavole rotonde che illustreranno il Piano provinciale demenze, i percorsi di cura, la prevenzione. Spazio infine al progetto promosso dalla Provincia delle Comunità amiche delle persone con demenza, a seminari, laboratori e a tanto altro. Un racconto corale per far sentire meno soli tutti coloro che con l'Alzheimer si confrontano quotidianamente", questo il messaggio di Mario Tonina, assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione.
Michele Farina presidente Associazione Alzheimer Fest, emozionato per il ritorno in Trentino dopo l’esperienza del 2018, ha evidenziato quanto costruito in questi anni sul fronte di una malattia sempre più diffusa: "Il viaggio di Alzheimer Fest quest’anno comincia a Levico, e la cosa più bella è ritrovarsi ancora qui in Trentino, ripartendo da quanto fatto allora. Le demenze sono il simbolo della cronicità di una malattia, il tempo della demenza si dilata e ci offre la possibilità straordinaria di continuare a vivere nonostante e grazie alla malattia. Ma le difficoltà di ogni giorno sono davvero tante. Questa festa è un modo per condividere queste difficoltà, per sentirsi meno soli, per trovare, in un programma fittissimo, tanti momenti di leggerezza e serenità, ma anche per riflettere e approfondire cosa si sta facendo nel contesto territoriale e nazionale per affrontare l’Alzheimer. La festa è anche una straordinaria occasione per dire alle famiglie che non devono sentirsi sole, che le associazioni e le istituzioni ci sono, perché se non si è soli ad affrontare le ferite, queste si rimarginano meglio".
"È davvero un orgoglio per tutto il Trentino – ha dichiarato il sindaco di Levico Terme Gianni Beretta - avere di nuovo la festa qui a Levico. Grazie all’impegno degli enti e delle istituzioni che ogni giorno sono impegnate sul fronte dell’Alzheimer avremo la possibilità di scoprire un mondo sconosciuto a chi non vive personalmente la malattia. Con questo evento siete riusciti a far uscire la malattia fuori dai contesti tradizionali. Chi soffre di Alzheimer, e chi lo assiste, non deve sentirsi solo, ma sapere che ci sono dei servizi importanti di supporto. La condivisione è importante, così come è importante capire come affrontare la malattia nella quotidianità. Questo evento è un modo per dare il giusto riconoscimento a chi lavora ogni giorno nei servizi socio sanitari a supporto di chi soffre, oltre che uno sprone per tutti noi, a fare di più e a esplorare nuove strade".
"Eventi corali come questo – ha evidenziato la direttrice per l’integrazione socio sanitaria di Apss Elena Bravi – con la partecipazione di tante associazioni ed enti impegnati nella cura e nella prevenzione di una malattia come l’Alzheimer, sono davvero preziosi, perché ci danno l’opportunità di sensibilizzare e informare la comunità su un problema sociale e di salute crescente. Questi momenti di condivisione sono importanti anche per sostenere chi convive con la malattia e soprattutto le famiglie e i caregiver. L’Alzheimer è una sfida complessa che coinvolge non solo chi ne è affetto, ma l’intera comunità, là dove l’integrazione tra sociale e sanitario gioca un ruolo centrale per garantire la miglior qualità di vita possibile alle persone malate. Alzheimer fest, attraverso momenti ludici, laboratori, tavole rotonde, testimonianze e riflessioni condivise offre un’opportunità per rafforzare la collaborazione tra il mondo del sociale e della sanità e per promuovere una vera inclusione, affinché nessuno si senta mai solo nel difficile percorso della malattia".
"Lo sfondo su cui ci muoviamo come Azienda sanitaria – ha dichiarato la direttrice del dipartimento anziani e longevità di Apss Anna Casanova – sono le linee di indirizzo per le “Comunità amiche delle persone con demenza” e i piani nazionale e provinciale per le demenze, affinché le persone affette da demenza vengano rispettate, sostenute assieme alle loro famiglie, comprese e valorizzate all’interno della comunità. Sul territorio sono presenti i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze (Cdcd), distribuiti nei vari distretti e organizzati in rete. All’interno lavorano in maniera integrata diverse figure professionali: medici geriatri, neurologi, neuropsicologi, infermieri e terapisti occupazionali, con l’obiettivo di arrivare a diagnosi accurate, garantire continuità delle cure, informare e sostenere i familiari nei vari contesti. All’interno di Alzheimer Fest – ha illustrato Casanova – abbiamo organizzato l’iniziativa “Equipe senza frontiere”, che vede impegnate le diverse figure professionali nel fornire informazioni e chiarimenti, anche attraverso simulazioni di situazioni reali e il gioco di ruolo. Il tutto con l’obiettivo di far comprendere il complesso mondo che ruota attorno alla malattia e alle sue manifestazioni, anticipando le possibili complicanze e informando sull’accesso alla rete per i disturbi cognitivi e le demenze".
Immagini e interviste a cura dell'Ufficio stampa
Mario Tonina
Michele Farina
Gianni Beretta
Elena Bravi
Anna Casanova
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Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige, IL T, Corriere del Trentino - 30.08.2024