Tra imbrattamento e Street art. Il diritto al patrimonio, già al completo, è un progetto pilota della Soprintendenza dedicato al contrasto al vandalismo murale urbano, tramite il concorso di idee “DirtyWalls O Creativi di tutto rispetto”. Con questo percorso, nel 2018, è nata la nuova linea interdisciplinare di proposte educative della Soprintendenza, fondata sul principio di cittadinanza responsabile che considera il patrimonio culturale come insieme di beni di comunità. La possibilità di una conduzione a distanza ne ha confermato anche quest’anno l’apprezzamento da parte della scuola.
Questo stesso principio di cittadinanza, ha originato l’elaborazione di una nuova proposta per le superiori dal titolo Patrimonio Cittadini Comunità. Un approfondimento da svolgere assieme agli studenti attorno al ruolo e le responsabilità che ciascuno singolarmente e la collettività nel suo insieme hanno nei confronti del patrimonio culturale, per discutere i temi della tutela, della valorizzazione e dell’accessibilità che sostanziano l’agire su di esso da parte della società civile e delle istituzioni che se ne occupano.
Con un primo ciclo di incontri per i docenti interessati a sviluppare, l’anno successivo, uno specifico progetto di classe, il prossimo mese di marzo inizierà anche Arte criminale, dedicato a esplorare i reati che interessano i beni culturali, le tecniche investigative e diagnostiche, i traffici illeciti, in un confronto a più voci che mira ad indagare, assieme a insegnanti e studenti, destinatari ultimi di questa proposta, il senso profondo e le conseguenze del conservare e del violare il nostro patrimonio culturale.
Vulnerabili beni è il significativo titolo di una proposta sperimentale che pone al centro la parola e la disponibilità all’ascolto. Una serie di brevi podcast per chiamare l’attenzione sui temi, e le voci, così attuali, della disponibilità a prendersi cura, di noi stessi come del nostro patrimonio culturale. La prima serie di audio verrà successivamente messa a disposizione per la conduzione di laboratori narrativi, anche per un utenza adulta, che esplorando il significato e l’utilizzo delle parole, favoriscano una maggiore conoscenza anche verso il nostro patrimonio sensibile, da tutelare e proteggere.
La scuola primaria, destinataria di Alfabeti di quartiere, originale progetto di indagine e conoscenza dell’area urbana di prossimità dei bambini, torna al centro dell’attenzione educativa della Soprintendenza, dopo la forzata interruzione per la pandemia delle attività avviate il plesso scolastico De Gaspari di Trento. L’area su cui gravita la proposta di esplorazione, originariamente coincidente con il quartiere di San Giuseppe, si allarga a ricomprendere un’ampia porzione di Trento sud, pure oggetto di urbanizzazione e insediamento residenziale nel corso del ‘900. Nuovi materiali per i docenti e un repertorio illustrato saranno resi disponibili entro la primavera per l’interpretazione di storie e l’animazione, a cura dei bambini, della vita dei quartieri, in un approccio che avvicina il paesaggio urbano come un testo, di cui si può imparare a riconoscere i segni e decodificarli.
Infine, dedicato ai giovani delle Giudicarie esteriori, è prossima la presentazione di Partire Tornare Stare. Architetture di passaggio, con un primo quaderno di proposte per approcciare, con strumenti adeguati di analisi e con i codici della creatività e dell’immaginazione, il senso dell’abitare un territorio interno, come quello preso in considerazione, relativamente distante dalle opportunità e dalle caratteristiche del capoluogo. Nel caso specifico, un’area caratterizzata da una vocazione turistica a bassa intensità. Su quale progetto territoriale può investire oggi un giovane? Per praticare operativamente questa proposta, è allo studio, Covid permettendo, l’opzione di una settimana estiva laboratoriale nella quale cimentarsi con metodi e materiali di analisi e progettazione, oltre a quella di un affiancamento della Soprintendenza nella sperimentazione con la classe.
Info
Per chi volesse saperne di più, è possibile scrivere a Lucia Cella, curatrice dei progetti, all’indirizzo: lucia.cella@provincia.tn.it
Approfondimento progetti 2020
Lo Spazio Assente: https://www.cultura.trentino.it/Approfondimenti/Lo-Spazio-Assente
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