Mercoledì, 16 Gennaio 2019 - 17:12 Comunicato 69

L’assessore Giulia Zanotelli ha partecipato alla presentazione di una ricerca sull’innovazione nelle cooperative agricole
Agricoltura, l’importanza di una pianificazione condivisa

Innovazione, ma anche ricerca collegata alle esigenze degli agricoltori, sicurezza nell’utilizzo dei mezzi in un territorio di montagna, formazione, assistenza tecnica, cultura, qualità del prodotto, valorizzazione delle specificità dei territori, capacità di fare rete e ascoltare gli attori del sistema: per l’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli sono questi i principali temi che fanno da premessa ad una accurata e partecipata pianificazione per il settore agricolo a cui si sta lavorando. Lo ha sottolineato oggi in occasione della presentazione di una ricerca di Euricse sul tema dell’innovazione nelle cooperative agricole del Trentino. Alla presentazione hanno partecipato anche Carlo Borzaga, presidente di Euricse, Marina Mattarei, presidente della Federazione trentina della Cooperazione, e Eddi Fontanari, autore della ricerca.

“Promuovendo l’eccellenza dei nostri prodotti – ha detto l’assessore Zanotelli – possiamo promuovere il nostro territorio nel suo complesso. Su questo tema ci stiamo già confrontando con il collega Failoni. Il comparto agricolo, per affrontare le sfide del prossimo futuro, ha bisogno di una pianificazione accurata che coinvolga tutti i soggetti che ne fanno parte. Il settore ha grandi potenzialità ma anche fragilità che affronteremo con il contributo di tutti, compresa la Cooperazione con la quale abbiamo già avviato contatti”.

Secondo la ricerca i settori vitivinicolo e ortofrutticolo trainano i cambiamenti. Lo studio, condotto negli ultimi cinque mesi, si è concentrato sul ruolo delle cooperative moderne nella diffusione di conoscenza e innovazione. Le interviste hanno coinvolto 19 cooperative e 135 soci nei settori ortofrutticolo, vitivinicolo, lattiero-caseario, zootecnico. L’ortofrutticolo ha fatto registrare il più alto tasso di innovazioni nella conservazione e nella prima lavorazione; il vitivinicolo e il lattiero-caseario nella fase di trasformazione. Ortofrutticolo e cantine sociali hanno lavorato molto anche nel migliorare l’efficienza della struttura interna. Il processo innovativo è stato guidato dalla volontà di ridurre i costi e investire sull’immagine aumentando la competitività sul mercato. Da segnalare inoltre il notevole livello di partecipazione da parte dei soci indipendentemente dalle dimensioni dell’organizzazione di appartenenza.
“La ricerca – ha evidenziato la presidente della Cooperazione Marina Mattarei – conferma il ruolo del comparto agricolo all’interno del mondo della cooperazione, anche in termini di capacità di innovazione”.

Immagini, riprese e intervista a cura dell'Ufficio stampa

(lr)


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