Mercoledì, 27 Agosto 2025 - 16:36 Comunicato 2322

“Decreto flussi”, azzerate le domande “dubbie” grazie ai controlli. Proseguono gli ingressi secondo la procedura supervisionata dal Servizio lavoro della Provincia in collaborazione con la Questura
Agricoltura, gli arrivi dei lavoratori stagionali: 806 domande approvate

Prosegue in questi giorni l’arrivo in Trentino dei lavoratori stagionali impiegati nell’agricoltura, in particolare per la raccolta delle mele e la vendemmia. Le modalità di ingresso sono previste dal “decreto flussi”, che rappresenta anche per il nostro territorio uno strumento per rispondere ai fabbisogni di manodopera delle imprese attraverso l’accesso di lavoratori dall’estero. La procedura è supervisionata dal Servizio Lavoro della Provincia, che opera in collaborazione con la Questura di Trento, e avviene secondo le regole aggiornate quest’anno dal ministero tenendo conto anche delle segnalazioni dello stesso Servizio, alla luce dei controlli effettuati in passato e con l’obiettivo di evitare irregolarità nelle pratiche. Una modifica che a quanto pare ha dato i suoi frutti, come risulta dall’azzeramento delle domande irregolari o “dubbie” che si è verificato con riferimento alle pratiche inoltrate nel corso del 2025.

Raccolta mele [ Romano Magrone, Archivio Ufficio Stampa PAT]

Finora, con riferimento all’annata 2025 per le attività agricole sono state presentate 806 domande di nulla osta per l’ingresso di lavoratori stagionali. Di queste, 640 domande sono state presentate tramite le associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, CIA) firmatarie del Protocollo con il Ministero del lavoro e politiche sociali. Non si sono al momento registrate pratiche inserite in modo fraudolento a nome di datori di lavoro che non ne erano a conoscenza. Un dato che si lega appunto alle modifiche procedurali introdotte dal Ministero dell’Interno per il 2025, a seguito anche delle numerose segnalazioni inviate proprio dal Servizio competente della Provincia autonoma di Trento.

Il Servizio Lavoro infatti, che in provincia di Trento svolge su delega statale le funzioni di Sportello unico per l’immigrazione, controlla puntualmente tutte le istanze di nulla osta per l’ingresso di lavoratori dall’estero presentate sul portale ministeriale, in stretta collaborazione con la Questura di Trento. A seguito di tali verifiche, nel 2024, il Servizio aveva segnalato alle Procure di Trento e Rovereto oltre 500 istanze false presentate nel Portale ministeriale e disconosciute dai datori di lavoro operanti in provincia di Trento.

Costante è inoltre il raccordo con le Associazioni di categoria e i soggetti che a diverso titolo sono coinvolti nell’iter per l’ingresso di lavoratori stranieri, al fine di informare e formare gli operatori, condividere le procedure e risolvere in modo rapido ed efficace le problematiche di natura anche informatica che emergono al fine di assicurare che i lavoratori che fanno ingresso in Trentino vengano regolarmente assunti dalle aziende del territorio.

Nello specifico, la nuova procedura prevede che il datore di lavoro, che accede al portale ministeriale tramite identità digitale, confermi l’interesse ad assumere il lavoratore prima dell’apposizione del visto di ingresso sul passaporto da parte dell’Ambasciata o Consolato.

È stato inoltre previsto un collegamento tra il portale ministeriale per la presentazione delle domande e altre banche dati nazionali (Camera di commercio, Agenzia delle Entrate, INPS). Grazie alle sollecitazioni pervenute dai territori e all’attenta analisi di tutte le pratiche svolte dagli Uffici provinciali, il fenomeno dei disconoscimenti pare pertanto eliminato.

(sv)


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