Sabato, 28 Ottobre 2017 - 23:48 Comunicato 2884

Quarto incontro ieri alla Fondazione Mach per i 50 anni del PUP
Agricoltura elemento fondamentale per la cura del paesaggio

Tutti d'accordo. L'agricoltura è un elemento strategico e fondamentale per la cura e lo sviluppo del territorio e per la formazione del paesaggio. Un concetto emerso con forza dal dibattito che si è sviluppato ieri sera a S.Michele all’Adige, presso la Fondazione Mach, nel corso del quarto appuntamento con gli incontri dedicati ai 50 anni del Piano Urbanistico Provinciale. “Un’occasione per ricordare da dove si viene e per proiettarsi verso il futuro, ovvero verso un nuovo PUP – ha detto l’assessore all'Urbanistica Carlo Daldoss, aprendo la serata. “Per un territorio di ridotte dimensioni come il nostro, che ha saputo resistere allo spopolamento della montagna – ha evidenziato Daldoss – l’agricoltura potrà essere sempre più un elemento di differenziazione, soprattutto se saprà concentrarsi sulla qualità dei prodotti. Questa è la sfida che ci attende, anche se dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto in questi 50 anni. La cosa importante – ha auspicato Daldoss – è che al centro dei nostri ragionamenti ci sia sempre la persona, che vive e anima il territorio”.

In Trentino, in controtendenza rispetto al resto d’Italia, il numero di lavoratori agricoli è tornato a crescere negli ultimi anni, passando dai circa 10 mila degli anni novanta ai 13 mila attuali. Un dato che fa ben sperare per il futuro. “L’agricoltura e il territorio – ha detto lo storico Giuseppe Ferrandi – fanno parte della nostra “costituzione materiale” che dovrebbe essere più centrale nel dibattito sul futuro dell’Autonomia”. “L’agricoltura ha resistito alle mode – ha detto Paolo Castelnovi dell’associazione Landscapefor – ed è stata fondamentale in Trentino per ridurre l’abbandono della montagna e per trovare un equilibrio fra l’esigenze delle attività umane e la salvaguardia dell’ambiente. Il passo in avanti che dobbiamo fare  – ha detto Castelnovi – è quello di considerare l’attività degli operatori del sistema rurale, insieme alla risorsa paesaggistica, come motore dello sviluppo economico complessivo”. 

Un concetto ripreso anche nel corso del dibattito che si è sviluppato successivamente fra operatori del settore, come Nicoletta Foradori titolare di un’azienda agricola e Michele Odorizzi di Melinda e studiosi come Annibale Salsa e Pietro Nervi. Tutti concordi nell'affermare come l’agricoltura possa essere fondamentale per le trasformazioni del paesaggio e quindi sulla necessità di aiutare gli agricoltori in questo compito. Sostenendo il settore - è stato detto - non si lavora solo per un comparto, ma per tutto il Trentino. “Il PUP – ha detto l’assessore all'Agricoltura Michele Dallapiccola concludendo la serata – è stato fondamentale per codificare una modalità di convivenza fra territorio coltivato e territorio vissuto da madre natura. Dobbiamo gestire questo bene prezioso e renderlo fruibile alle future generazioni. Lo dobbiamo fare attraverso il concetto di sostenibilità. Tutto quello che produciamo deve avere una sua sostenibilità, ovvero che non faccia male a noi che consumiamo i prodotti, ma anche al territorio agricolo che lo produce. In agricoltura – ha concluso Dallapiccola – stiamo affinando le nostre tecniche, ma ogni cambiamento va programmato”.

Foto, video e interviste a cura di Ufficio Stampa

(fm)


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