
Il decoro pittorico eseguito da Carlo Sartori nel 1958 ricopre buona parte della superficie della facciata ovest dell’ex Casa sociale, oratorio e teatro di Godenzo e sviluppa un ampio apparato figurativo che comprende nella parte alta raffigurazioni di personaggi della storia sacra (fra cui Gesù Cristo benedicente, la Vergine Maria, San Giovanni Evangelista, Santa Maria Maddalena e le Virtù teologali), nella parte centrale scene della vita e del lavoro quotidiano della popolazione del luogo e da ultimo, nella parte bassa, composizioni geometriche e l’epigrafe dedicatoria che recita “Le opere sociali a beneficio di tutti sorgono da umile sacrificio della buona volontà e della concordia”. Una frase che riassume il significato di questo edificio, sorto grazie al contributo dell’intera comunità. Anche il pittore donò il proprio lavoro a questa impresa comunitaria fra il 1957 e il 1960 imbiancando le pareti dell’edificio, verniciando le tapparelle, creando gli allestimenti e le scenografie per il teatro e, soprattutto, progettando ed eseguendo personalmente gli ornati pittorici della facciata.
I lavori in fase avanzata stanno restituendo all'opera la vivacità dei toni cromatici voluti dall’artista, documentati grazie ai bozzetti autografi conservati presso la Fondazione Casa Museo Carlo Sartori di Godenzo. L’intervento è iniziato con una fase di approfondimento delle tecniche utilizzate dall’artista per comprendere i meccanismi di degrado dei materiali originali, ed è poi passato al consolidamento di porzioni di intonaco, alla pulitura delle pitture, all’estrazione dei sali dalle zone interessate da efflorescenze, al consolidamento e alla stuccatura delle lesioni e delle lacune. Attualmente sono in corso i ritocchi delle parti abrase o lacunose, in conclusione verrà steso un protettivo idoneo.
Carlo Sartori (Ranzo di Vezzano 1921 - Trento 2010) si stabilì con la sua famiglia a Godenzo nel 1931 e rimase legato per tutta la vita al piccolo borgo, nel cui cimitero è oggi sepolto. Personalità colta e sensibile, inventore di un “arcaico primitivismo” tutt’altro che naif ma, al contrario, frutto di una lunga ricerca formale e stilistica, Sartori ha incentrato tutta la sua produzione artistica sulla vita contadina e religiosa del mondo rurale trentino, senza trascurare inoltre i campi del ritratto, della pittura sacra, della natura morta.
A Godenzo è attiva la Fondazione Casa Museo Carlo Sartori che conserva un interessante patrimonio documentario costituito da carteggi, rassegne stampa e opere che restituiscono un'approfondita visione della produzione dell'artista.
Immagini a cura dell'Ufficio stampa
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