Giovedì, 10 Ottobre 2019 - 17:17 Comunicato 2439

Ha 26 anni ma ciò che ha fatto nel mondo dell'arrampicata dall'età di sei anni in poi, non ha eguali
Adam Ondra, il fenomeno, autore del primo 9c (grado) della storia dell'arrampicata

E' uno dei più forti arrampicatori sportivi di tutti i tempi, gentile con tutti, sempre sorridente, ha una capacità di concentrazione che pochi possono vantare, è Adam Ondra. Oggi a Trento in piazza Santa Maria dove è stata allestita la palestra dell'arrampicata, ha raccontato emozionando una folla numerosa, il suo progetto "Silence", il primo 9c della storia (2017), nella falesia di Flatanger, in Norvegia e molte altre imprese. Una, considerata un capolavoro, è la 'Just do it' (8c+), in Oregon, Smith Rock, affrontata da Ondra 'a vista', (consentito solo un tentativo e una caduta) senza riferimenti . Un portento, un sognatore, un giovane che sa gestire la sua vita sportiva in modo esemplare. "La differenza fra 9c e 9c+ è grande ma dopo Tokyo voglio riuscire", ha concluso Ondra.

Oltre all'arrampicata in falesia, Adam Ondra pratica difficoltà e boulder: che vuol dire? L'arrampicata si può definire come la salita di un ostacolo, parete rocciosa, sasso/masso (boulder), pannello artificiale o struttura urbana. Adam Ondra lo fa in maniera eccellente e, per questo, non solo è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo ma, 'fa scuola'. Sogna l'oro olimpico, ricordiamo che proprio nel giugno di quest'anno il CIO-Comitato Olimpico Internazionale, ha votato all'unanimità per comprendere nei prossimi giochi olimpici di Parigi (2024), la disciplina dell'arrampicata sportiva (una combinata di difficoltà e bouldering e una sfida fra specialisti di velocità). La disciplina sarà già presente ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 ma in una forma diversa: le prime medaglie olimpiche di arrampicata sportiva vedranno tre uomini e tre donne misurarsi in una sfida unica che combinerà le tre discipline difficoltà, bouldering e velocità.  

Adam Ondra, in Piazza Santa Maria, stimolato dalle domande di Simone Battaggia ha raccontato 'il suo essere pratagonista dellle difficoltà e boulder' con l'entusiasmo che lo contraddistingue. "Quest'anno ho fatto quasi tutte le gare di coppa del mondo. In boulder, lo stile di arrampicata è cambiato molto nell'ultimo anno e mi sto allenando solo in palestra. Molto sulla velocità anche perchè prima, sulla velocità non mi sono mai allenato", ha detto Adam Ondra. E, riferendosi a 'Silence' - che originariamente aveva chiamato 'Project Hard' (lungo tutti i due anni di lavoro per provare ad aprirla) rinominandola 'Silence' perchè quando finalmente è arrivato alla catena finale, non è riuscito ad urlare -, ha sottolineato "sicuramente dopo Tokyo voglio tornare in Norvegia nella falesia Flatanger a Silence". Una nota da non scordare perchè fa parte di Adam Ondra e, soprattutto, di essere arrampicatore a tutto tondo è la sua professionalità nell'affrontare le ripetizioni delle vie: "mi piace conoscere la storia della via che voglio ripetere, le capacità di chi ha liberato quella via. Come 'Qui', capolavoro del fortissimo e poco conosciuto climber tirolese Stefan Fürst, liberata nel 1996 e fino al 19 settembre scorso mai ripetuta". E' stata l’incubo di Adam Ondra, che per oltre 10 anni è tornato sporadicamente alla Geisterschmiedwand in Austria cercando di ripeterla. Meno di un mese fa ci è, finalmente, riuscito.

Foto e immagini a cura dell'Ufficio Stampa



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