Venerdì, 06 Maggio 2022 - 19:17 Comunicato 1245

Ne hanno discusso l'assessore Bisesti e la rettrice vicaria Iamiceli
Ad Educa il futuro degli insegnanti

Si è tenuto oggi nel tardo pomeriggio, nell'ambito del Festival Educa a Rovereto, un confronto ad ampio raggio sui temi della formazione, della valorizzazione e dell'aggiornamento dei docenti della scuola e del sistema educativo. Sul palco vi erano l'assessore provinciale all'istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, la rettrice vicaria Paola Iamiceli e la prorettrice Paola Venuti; presenti anche il dirigente generale del Dipartimento provinciale Istruzione e cultura Roberto Ceccato, il direttore di Iprase Luciano Covi, la sovrintendente Viviana Sbardella, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga. E, in apertura, il videomessaggio del ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi.
L'assessore Bisesti, nell'evidenziare l'accento posto dalla Provincia al tema della formazione degli insegnanti, ha ricordato come proprio quest'ultima sia "al centro di un progetto che stiamo definendo, insieme agli attori del sistema scolastico, per valorizzare il percorso professionale degli insegnanti, in un'ottica di attenzione al merito, che è particolarmente significativa per coloro che hanno in mano il futuro dei nostri studenti. Crediamo che questo sia il miglior investimento possibile per la nostra comunità". Sul tema dell'orientamento, è forte l'investimento dell'amministrazione provinciale, e in tal senso l'assessore Bisesti ha ribadito l'importanza di puntare sull'alternanza scuola lavoro e sulla necessità, da un lato, che gli studenti possano sperimentare concretamente quanto la realtà offre dal punto di vista professionale, dall'altro che il mondo al di fuori della scuola si apra ad essa e viceversa.
Mirko Bisesti [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

Nelle sue parole di benvenuto il sindaco Francesco Valduga ha ricordato come Educa non a caso sia ospitato a Rovereto "una città che ha saputo investire in formazione e in conoscenza, dotarsi delle scuole di ogni ordine e grado e che ha poi ampliato la sua offerta con l'Università e l'Iprase", mentre nel suo videomessaggio il ministro Bianchi ha parlato del ritorno a scuola degli studenti, dopo il difficile periodo della pandemia, occasione per rilanciare tantissimi nuovi progetti di formazione e della necessità di ragionare sulla scuola, proprio perché "costruire una scuola migliore vuol dire costruire una società migliore".
La rettrice vicaria Paola Iamiceli ha spiegato come: “Formare coloro che accompagneranno i giovani di domani è la mission più importante dell’Università, una mission che declina, anche nel nuovo Piano Strategico, guardando alle competenze sia tecniche, scientifiche e umanistiche che a quelle cosiddette non cognitive perché gli studenti diventino cittadini responsabili e partecipi della comunità. Il Piano Strategico prevede la sinergia tra scuole e università e tra gli elementi su cui punta ci sono il coinvolgimento degli studenti nella ricerca e le sviluppo, anche insieme alle scuole, di nuove metodologie didattiche”.
L’orientamento, ha sottolineato Iamiceli, significa permettere di coniugare le proprie aspirazioni con le aspettative della società e del mondo del lavoro e per farlo occorre dare l’opportunità ai giovani di fare esperienze – come l’alternanza scuola/lavoro, i tirocini - che sono di per sé orientative e permettere ai ragazzi anche di sbagliare.
La prorettrice Paola Venuti, che ha moderato l’incontro, ha riportato l’esperienza realizzata proprio all’interno del festival dove studenti universitari hanno presentato ad esperti del mondo del lavoro e dell’università idee progettuali per nuove modalità di orientamento in ogni ordine e grado della scuola. “progetti significativi che hanno evidenziato la necessità di utilizzare nuove tecnologie, modalità più efficaci di comunicazione, creazione di contesti di socialità e narrazione.”
Il dirigente Roberto Ceccato è quindi intervenuto sugli strumenti di formazione degli insegnanti e sul modello di orientamento permanente sviluppato dalla Provincia di Trento, che ha permesso di raggiungere ottimi indicatori di funzionamento del sistema, sia con riferimento al basso livello di dispersione scolastica, sia come performance cognitive nei test nazionali e internazionali. 

Il videomessaggio del ministro dell'istruzione 

 

(at)


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