
Le cosiddette "acque di dilavamento" (meteoriche di prima pioggia e/o di lavaggio) dei piazzali di insediamenti produttivi, in determinati settori e per determinate attività, sono considerate reflui industriali, e come tali vanno gestite: lo prevede il Testo unico provinciale sulla tutela dell’ambiente dagli inquinamenti.
Sia le acque meteoriche (in particolare quelle di prima pioggia, cioè i primi 5 mm) sia quelle di lavaggio delle aree esterne, nel loro scorrimento, dilavano – finendo con il conferire nello scarico - le sostanze (anche pericolose) che sono presenti sulla superficie dei piazzali, derivanti dalle attività che su di essi si svolgono ovvero dai materiali che su di essi vengono depositati.
A livello provinciale la materia è regolata dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 1239 del 26 luglio 2021, la quale ha individuato i settori e le attività interessate e ha fissato un termine di quattro anni per ottenere l’autorizzazione allo scarico industriale e concludere i conseguenti interventi di adeguamento per gli impianti già esistenti che si trovano a gestire le acque di dilavamento. Il termine per l’adeguamento, prima del provvedimento adottato oggi, sarebbe stato il 26 luglio 2025.
Nonostante molte imprese si siano attivate per la realizzazione degli scarichi richiedendo le necessarie autorizzazioni, alla competente struttura della Provincia stanno a tutt’oggi arrivando numerose domande di autorizzazione allo scarico industriale i cui lavori di adeguamento degli impianti non potranno essere ultimati entro il termine del 26 luglio di quest’anno.