Giovedì, 12 Gennaio 2012 - 02:00 Comunicato 61

Coinvolta per ora la chirurgia urologica e ginecologica, le due chirurgie generali e la chirurgia otorino
ATTIVITÀ CHIRURGICA AL SANTA CHIARA, SI PARTE CON IL ROBOT

Un'insolita presentazione alla stampa quella di stamane alle 7.30 nell'ospedale Santa Chiara di Trento per annunciare pubblicamente l'inizio dell'attività chirurgica del robot, acquistato in dicembre dalla Provincia: "Diamo un segnale concreto di fiducia nella nostra sanità investendo in questa importante innovazione", ha confermato Livia Ferrario, dirigente generale del Dipartimento politiche sanitarie dell'Assessorato alla salute e politiche sociali.
Calendario già fatto, presenti stamane tutti i chirurghi addestrati e in formazione continua. Già ieri le prime operazioni mentre oggi è stato possibile quasi "dal vivo" seguire la preparazione a quello che non sarà più un fatto eccezionale ma una routine, a tutto vantaggio dei pazienti.-

Ma quali concretamente i vantaggi per i pazienti e per il sistema chirurgico? "Negli ultimi due decenni si è assistito all'introduzione e progressiva diffusione della chirurgia mini invasiva" afferma Luciano Flor, direttore generale dell'Apss, "in particolare della chirurgia endoscopica e della chirurgia laparoscopica, grazie al progressivo raffinamento delle tecnologie legate soprattutto alla visione endoscopica e al perfezionamento dello strumentario chirurgico. La "rivoluzione del computer" ha ulteriormente modificato la moderna chirurgia con la diffusione della "robotica", proprio con l'obiettivo di raffinare ulteriormente gli interventi chirurgici, ottimizzandone i risultati e riducendone l'invasività. La Chirurgia Robotica, conclude Flor, rappresenta la più innovativa e sofisticata tecnica di chirurgia mini-invasiva attualmente disponibile".
Le caratteristiche peculiari includono la visione tridimensionale, la presenza di quattro bracci meccanici che sorreggono senza "tremare" e senza "stancarsi" gli strumenti endoscopici e la telecamera, l'estrema manovrabilità degli strumenti endoscopici stessi dotati di sette gradi di libertà di movimento. La messa in scala dei movimenti e la riduzione del tremore fornisce un ulteriore controllo che minimizza l'impatto del tremore fisiologico delle mani del chirurgo ed eventuali movimenti involontari.
Tali caratteristiche permettono al chirurgo di operare con una precisione ed accuratezza superiori a quelle fino ad oggi possibili con la laparoscopia tradizionale. Nello stesso tempo il Sistema chirurgico robotizzato garantisce ai pazienti tutti i vantaggi, oramai ben noti e da tempo convalidati, propri dell'approccio mini-invasivo convenzionale che includono altresì una minor perdita ematica intra-operatoria ed una più breve degenza ospedaliera associate ad una miglior qualità di vita e di risultato cosmetico dovuto alla presenza di piccole cicatrici cutanee.
La chirurgia robotica rappresenta oggigiorno la più innovativa e valida alternativa sia alla laparotomia tradizionale che alla laparoscopica convenzionale permettendo di effettuare con estrema accuratezza anche procedure complesse e delicate.
Più precisamente il robot accomuna i vantaggi sia dell'approccio laparotomico sia di quello laparoscopico, ma con svantaggi limitati. Attraverso piccole incisione di circa 1-2 cm, il chirurgo utilizzando il robot è in grado di operare con una straordinaria precisione, minimizzando l'entità del dolore ed i rischi associati alle ampie incisioni, garantendo contemporaneamente un più rapida convalescenza ed una miglior qualità di cura.
Sinteticamente, i principali benefici per i pazienti attribuibili al Sistema chirurgico robotizzato includono minor dolore post-operatorio, riduzione significativa della perdita ematica intraoperatoria, minor rischio di trasfusione di sangue, piccole cicatrici chirurgiche, breve degenza ospedaliera, rapida convalescenza e ritorno all'attività lavorativa e, in molti casi, migliori risultati di cura.
Il robot garantisce al chirurgo una migliore visione dell'anatomia che è di cruciale importanza soprattutto quando si opera in prossimità di strutture delicate, spesso site in profondità, come vasi e nervi e, quindi, permette di superare alcune limitazioni intrinseche ad altri approcci chirurgici mini-invasivi consentendo di utilizzare la chirurgia endoscopica anche per interventi complessi come spesso è richiesto nel trattamento dei tumori.
Il costo del robot è di 2 milioni e mezzo di euro. -