Lunedì, 29 Giugno 2015 - 02:00 Comunicato 1646

La Giunta provinciale, su proposta dell'assessora Donata Borgonovo Re, ha prorogato i termini
ASSISTENZA DOMICILIARE: PER LE DICHIARAZIONI ICEF C'È TEMPO FINO AL 31 LUGLIO

Prorogata al 31 luglio 2015 la possibilità di presentare sia la dichiarazione ai fini Icef per i redditi e il patrimonio 2013, sia la conseguente dichiarazione ai fini del calcolo della quota di compartecipazione alla spesa per tre interventi di sostegno alla domiciliarietà: assistenza domiciliare, pasti a domicilio e tele assistenza. Lo ha stabilito oggi la Giunta provinciale, su proposta dell'assessora alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re, anche in conseguenza dell'elevato carico di lavoro dei Caf per le dichiarazioni dei redditi secondo le nuove modalità. Agli utenti che presentano le dichiarazioni Icef entro il 31 luglio 2015 viene attribuita la quota di compartecipazione calcolata applicando l'Icef a valere dal 1 luglio 2015.-

Lo scorso mese di marzo la Giunta provinciale aveva introdotto con una sperimentazione di diciotto mesi, a partire dal 1' luglio 2015, l'indicatore Icef per calcolare la partecipazione ai costi di tre interventi di sostegno alla domiciliarietà. La data entro cui presentare la documentazione utile per il calcolo dell'Icef ai fini della compartecipazione alla spesa era stata fissata al 1 luglio ma con la delibera odierna è stata prorogata al 31 luglio.
Rimangono invariati le altre disposizioni decise dalla Giunta con la precedente deliberazione: il 1 luglio prenderà comunque avvio, con una sperimentazione di 18 mesi, la nuova modalità di compartecipazione alla spesa per i servizi di assistenza domiciliare.
Qui di seguito una sintesi riassuntiva.
Interventi interessati dalla compartecipazione
1. aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona;
2. servizio pasti, ovvero pasti a domicilio, consegna pasti e pasti presso strutture;
3. telesoccorso e telecontrollo.
Come si calcola la compartecipazione
La compartecipazione alle spese per fruire di interventi di sostegno alla domiciliarità è legata alla condizione economica familiare (Icef). Con Icef inferiore a 0,13 (che convenzionalmente rappresenta la "soglia di povertà") si applica la quota minima, con Icef uguale o superiore a 0,40 si applica la quota massima, con Icef compreso fra 0,13 e 0,40 si applica una quota che varia proporzionalmente.
1. aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona: la quota minima è di 2 euro all'ora, la quota massima è di 18 euro all'ora; se erogati nell'ambito dei piani di assistenza domiciliare integrata - cure palliative (ADI-CP) la quota minima è di 2 euro l'ora e quella massima di 3 euro l'ora;
2. servizio pasti a domicilio: la quota minima è di 4 euro a pasto, la quota massima è di 10 euro a pasto; consegna pasti a domicilio: la quota minima è di 0,50 euro a pasto, la quota massima è di 3 euro a pasto;
3. telesoccorso e telecontrollo: la quota minima è di 0,10 euro al giorno, la quota massima è di 1 euro al giorno.
Criteri di salvaguardia
Vi sono due criteri di salvaguardia:
1. franchigie elevate per quanto riguarda il patrimonio immobiliare (150.000 euro sull'abitazione di residenza) e mobiliare (50.000 euro);
2. un tetto massimo di compartecipazione che riguarda tutti i servizi sociali fruiti. Con Icef inferiore a 0,13 vi è infatti una quota di compartecipazione massima pari a 20 euro mensili, per gli interventi fruiti, ad esclusione dei pasti a domicilio, dove la quota minima è comunque conteggiata (4 euro a pasto per il servizio e 0,50 per la sola consegna). Con Icef pari o superiore a 0,13 è individuata una percentuale progressiva di patrimonio aggredibile per far fronte agli interventi richiesti.
Scadenze
In base alla deliberazione odierna, gli utenti interessati hanno tempo fino al 31 luglio 2015 per presentare alle Comunità/Territorio Val d'Adige (oppure all'Azienda sanitaria per quanto riguarda l'intervento di aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona svolto nell'ambito dei Piani di integrazione socio-sanitaria) le dichiarazioni ai fini del calcolo della quota di compartecipazione, anche avvalendosi degli sportelli periferici della Provincia autonoma di Trento o degli Istituti di Patronato e di assistenza sociale. Gli enti preposti alla raccolta di tali dichiarazioni adotteranno le misure idonee ad agevolare anche la presentazione delle dichiarazioni Icef, se gli interessati non ne dispongono già.
Il primo riaccertamento delle condizioni economico-patrimoniale è fissato nel periodo ottobre/novembre 2016, con effetto sulla compartecipazione a partire dal 1' gennaio 2017; i successivi accertamenti si terranno a scadenza triennale.
Comunicazione
La Provincia autonoma di Trento adotterà modalità idonee a raggiungere tutti i cittadini per informarli delle novità in materia di compartecipazione alla spesa dei servizi socio-assistenziali; rimane in capo alle Comunità/Territorio Val d'Adige la competenza riguardante la comunicazione ad ogni singolo utente delle nuove modalità di compartecipazione -