Venerdì, 12 Aprile 2013 - 02:00 Comunicato 968

Anche per i 6 SIC del Lagorai adottate le misure di conservazione proprie delle ZSC
AREE PROTETTE DEL LAGORAI "PROMOSSE" A ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE

Anche i 6 Siti di importanza comunitaria (SIC) della catena del Lagorai sono ora diventati ZSC, Zone di conservazione speciale, per le quali sono state definite e adottate le relative misure di conservazione. E' quanto ha stabilito oggi la Giunta provinciale con l'approvazione di una delibera, firmata dal presidente Alberto Pacher, che rappresenta l'atto con il quale si completa, per quanto riguarda il Trentino, la trasformazione dei SIC in ZSC come richiesta dalla Direttiva "Habitat". Con la delibera di oggi, inoltre, si è provveduto anche all'aggiornamento ed al riordino in un unico stampato delle misure stabilite anche per gli altri siti del territorio provinciale.
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Nella catena del Lagorai sono situati sei diversi Siti di Importanza comunitaria (SIC) che fanno parte integrante della Rete natura 2000, istituita in adempimento alle direttive europee in materia di biodiversità. Queste sei aree protette sono composte dai più significativi habitat naturali del Lagorai e si estendono in modo sparso lungo la catena montuosa, coinvolgendo il territorio di vari comuni, tanto sul versante della Val di Fiemme, quanto su quello della Valsugana.
L'istituzione di queste aree risale già alla fine dell'anno 2003. Entro la fine del 2009, ovvero dopo sei anni dall'istituzione, scadeva il termine per la definitiva trasformazione di questi siti in Zone speciali di conservazione (ZSC), seguendo le disposizioni della direttiva europea "Habitat". Tale trasformazione, che prevede anche la definizione di specifiche misure di conservazione, è stata portata avanti per tutti gli altri siti provinciali (deliberazione della Giunta provinciale n.2378 del 22 ottobre 2010), esclusi quelli inseriti nei territori a Parco naturale o nazionale.
Un passaggio che non era stato attivato per le sei aree del Lagorai, giacchè si reputava sufficiente, per tale ambito territoriale, la disciplina conservativa già vigente e derivante dal fatto che tutta la fascia montana del Lagorai è comunque inclusa nell'omonima Zona di protezione speciale (ZPS), ricomprendente per intero tutti i sei siti ed a suo tempo istituita ai sensi della direttiva europea sulla conservazione degli uccelli.
La mancata condivisione da parte della Commissione europea di tale proposta di semplificazione ha quindi portato la Giunta provinciale a stabilire che anche i sei siti del Lagorai debbano essere classificati quali Zone speciali di conservazione, adottando per essi specifiche misure di tutela e di conservazione attiva. Di qui la nuova deliberazione, che ha seguito un iter specifico di partecipazione degli enti pubblici e privati coinvolti e che, con la sua emanazione, ha permesso tra l'altro l'aggiornamento ed il riordino in un unico stampato delle misure stabilite anche per gli altri siti del territorio provinciale.
Non si tratta quindi di nuove aree protette in senso stretto, ma della definitiva "promozione" di aree già istituite, per le quali si dispone ora di un idoneo programma conservativo. (cz)
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