Venerdì, 07 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 3829

Diciotto impianti ittiogenici in Trentino per la produzione di trote e salmerini
APPROVATI I PIANI DI GESTIONE DELLA PESCA

La Giunta provinciale ha approvato, su proposta del presidente Dellai, i nuovi Piani di gestione della pesca delle acque del territorio provinciale. Redatti dal Servizio Foreste e Fauna – Ufficio faunistico, essi dettano la gestione delle acque provinciali utilizzate dalle 33 Associazioni pescatori concessionarie dei diritti di pesca. I piani sono 244: di questi, 182 riguardano le acque correnti, 62 i laghi.-

Essi descrivono la situazione ittica ed ambientale delle acque, mettono a raffronto i risultati dei monitoraggi che si sono susseguiti nel corso dell'ultimo decennio, raccolgono in maniera ordinata e facilmente accessibile i risultati della gestione passata. Delineano, poi, le prospettive future, attraverso indicazioni e prescrizioni sul miglioramento dell'ambiente, sui ripopolamenti, sulle zone da tutelare con bandita di pesca, le limitazioni del periodo di apertura della pesca e delle tecniche consentite, al fine di regolare il prelievo in base alla produzione ittica naturale e conservarne la rinnovabilità.
Questo aggiornamento, che è il secondo dopo quello del 2006, rappresenta quindi un momento di verifica dei risultati raggiunti e anche di evoluzione gestionale nell'ambito di indirizzi e obiettivi delineati dalla Carta ittica del Trentino. La realizzazione di 18 impianti ittiogenici per la produzione di trota marmorata, trota fario, salmerino alpino, trota lacustre rappresentano, per capacità produttiva e diffusione sul territorio, una realtà consolidata a tutela delle specie ittiche di maggior interesse alieutico e conservazionistico e l'indice migliore dell'impegno di Amministrazione provinciale ed Associazioni pescatori nel perseguimento degli obiettivi della Carta ittica.
I piani di gestione, quindi, registrano i progressi e indicano obiettivi e prescrizioni per un' ottimale gestione del patrimonio ittico naturale, nel rispetto della diversità biologica originaria delle specie, anche tenendo in considerazione i vari usi dell'acqua necessari per garantire la qualità della vita delle comunità ivi compresa la dimensione dilettantistica della pesca, con le sue esigenze di tipo sociale e ricreativo. (cz)
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