Venerdì, 25 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1431

Oggi al "Prati" il primo Seminario promosso dall'Iprase e dall'Università Ca' Foscari di Venezia
APERTURA INTERNAZIONALE DEI LICEI DEL FUTURO FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Quale dev'essere la nuova mission dei Licei in un contesto di riforma della scuola superiore che ha visto ormai confermate le due vecchie strade del sistema, istruzione liceale e istruzione tecnica proprio perché quelle più solide della nostra realtà nazionale, ma anche del panorama europeo? È la domanda da cui ha preso le mosse stamattina nell'aula magna del Liceo "Prati" di Trento il primo dei due Seminari promosso dall'Iprase e dall'Università Ca' Foscari di Venezia Trentino. Contributi, riflessioni, apporti qualificati, prima dell'intervento dell'assessore provinciale all'istruzione Marta Dalmaso ed i saluti della "padrona di casa" Maria Pezzo, preside del "Prati", e di Beatrice De Gerloni, direttore Iprase, che in apertura ha letto brani della lettera inviata da uno dei relatori, presenti al Seminario, preside di un liceo del brindisino, il giorno dopo l'attentato alla scuola "Morbillo Falcone".-

"Istruzione liceale in Italia, in Trentino, in Europa" , il titolo del primo dei due Seminari organizzati dall'Iprase con l'Università Ca' Foscari di Venezia, con il Ministero (MIUR) e con altri enti ed ospitato oggi presso l'Aula Magna del Liceo "G. Prati" (via SS. Trinità - Trento).
L'assessore Marta Dalmaso ha voluto dedicare una parte del suo intervento introduttivo ad un flash personale "sul mio liceo, nella crisi del secondo anno, quando si cerca altro e non riuscivo a capire perché studiavo quelle cose, il latino e il greco; poi, all'improvviso si aprono orizzonti, si spicca il volo e si capisce perché si è sgobbato nei primi due anni del ginnasio. E, allora, quel che resta del flash personale sono belle figure di "maestri", diversi tra loro, con impostazioni e personalità differenti ma che hanno lasciato un segno indelebile nella formazione della studentessa Marta Dalmaso; restano docenti con l'orgoglio d'essersi ritrovati a insegnare in un liceo, persone di sconfinata cultura e capacità di capire l'uomo e saper cogliere l'essenza di chi si ha di fronte in ogni situazione".
I Licei sono forse tra le scuole quelle che più richiamano, nel nostro paese, una tradizione forte e autorevole, che affonda le sue radici in anni lontani – ha proseguito Dalmaso. "Oggi si trovano ad affrontare una realtà profondamente mutata, perché cambiano le finalità verso le quali l'intero sistema educativo deve orientarsi, è fortemente cambiata l'utenza, i ragazzi e le ragazze che si iscrivono al liceo, sono cambiati la società e il mondo del lavoro. È cambiata l'utenza che arriva dalle medie, e talvolta a fronte di questa "mutazione" degli studenti molto spesso gli insegnanti si trovano impreparati e, magari, faticano a trovare nuove strategie didattiche per riescano a intercettare i nuovi bisogni dei ragazzi e soprattutto il loro essere diversi dagli studenti del passato."
In conclusione, l'assessore ha rivolto un saluto d'accoglienza particolare al preside del Liceo di Cisternino (Brindisi), Gennaro Boggia,: "anche noi ci sentiamo nella grande famiglia della scuola pugliese e ci sentiamo forti alleati nel desiderio comune di preparare gli studenti ad affrontare la vita a testa alta".

Ed a proposito di "orgoglio e senso di appartenenza" al proprio Liceo, la preside del Liceo classico "G. Prati" di Trento, Maria Pezzo, ha salutato gli ospiti con una appassionata presentazione "di questo liceo", che proprio nel legame fra tradizione e innovazione ha collocato la propria mission e la propria azione quotidiana. Un liceo, che affonda le radici nel passato, che "non butta via nulla", che conserva gelosamente oggetti, libri e incunaboli parte della propria storia culturale, che restaura la cripta sotterranea e che inaugura mercoledì una mostra con animali e reperti scientifici rari, collocati ora nell'atrio per farli meglio apprezzare da studenti e visitatori; ma che si cimenta ormai senza riserve o senso d'inferiorità con le nuove tecnologie e la didattica laboratoriale, da sempre presente solo negli istituti tecnici.

Beatrice De Gerloni, direttore Iprase, ha presentato il programma e lo svolgimento dei lavori, ricordando che i due Seminari sull'istruzione liceale e sull'istruzione tecnica non nascono dal nulla, ma concludono un laborioso e virtuoso percorso di elaborazione dei Piani di Studio Provinciali per la scuola del Trentino e per quelli del secondo ciclo in particolare.

Un richiamo, questo, che ha subito riportato ai lavori veri e propri della giornata, con i primi interventi della mattinata, che hanno dato il respiro e lo scenario entro cui si colloca il dibattito sul futuro dei Licei in Italia, in Trentino e in Europa. Uno scenario, hanno detto i primi tre esperti (Umberto Margotta, Walter Moro e Mario Dutto), che in ambito nazionale è fatto di nomi di Ministri della pubblica istruzione e di slogan che la dicono lunga su un eterno limbo di sperimentazioni nelle superiori, di riforme annunciate e controriforme messe in atto. Uno scenario, che porta i nomi dei Ministri Berlinguer (la strategia del mosaico), Moratti (la reazione dell'insegnante triste), Fioroni (la strategia del cacciavite), Gelmini (un riordino più che una riforma). Per fortuna, hanno detto gli esperti nazionali, che in Trentino almeno si è imboccata la strada più di sistema, con un unico Regolamento per i tecnici, i Licei e l'Istruzione/Formazione professionale (contro i tre regolamenti diversi di Roma).
Quanto al futuro del Liceo, "deve sapere che può ancora formare classi dirigenti ma non è più l'unica scuola chiamata a fare questo; non solo, deve spingere di più verso "una scuola a struttura di laboratori", pur restando una grande opportunità di apprendimento culturale.
Nel pomeriggio, le sezioni specifiche e il confronto con la realtà europea (Francia e Germania in particolare) e le altre esperienze italiane. Poi, le conclusioni di Umberto Margiotta, pedagogista dell'Università Ca' Foscari di Venezia, che ha progettato il Seminario odierno. Venerdì 8 giugno il secondo Seminario sull'"Istruzione tecnica in Trentino, in Italia e in Europa".(m.c.)
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