Giovedì, 02 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 243

L'appuntamento, presentato oggi dall'assessore Franco Panizza, è per venerdì 10 febbraio al Palarotari di Mezzocorona
ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO 2011: SARANNO PREMIATI 200 "VETERANI DELLA CULTURA TRENTINA"

Sarà una grande festa, quella che l'assessorato provinciale alla cultura ha convocato per le 16.30 del prossimo 10 febbraio al PalaRotari di Mezzocorona per chiudere ufficialmente l'Anno Europeo del Volontariato proclamato dal Consiglio dell'Unione Europea nel 2011. "Sarà l'occasione – ha detto l'assessore Panizza nella conferenza stampa di presentazione svoltasi stamani in Provincia – per fare il punto sullo stato di salute del volontariato trentino impegnato nel variegato e ricco mondo della cultura, ma anche di premiare coloro che, lavorando gratuitamente da più di cinquant'anni nelle bande, nei cori, nelle filodrammatiche e nelle associazioni culturali, sono oggi i testimoni viventi della nostra identità più vera". Accanto all'assessore c'erano oggi anche Claudio Martinelli, dirigente del Servizio provinciale attività culturali, Marisa Detassis per il Centro Servizi Santa Chiara che organizzerà l'evento di Mezzocorona, nonché i presidenti delle Federazioni "culturali" del Trentino, quella dei Cori con Sergio Franceschinelli, dei corpi bandistici con Claudio Luchini, della Cofas per il teatro amatoriale con Gino Tarter. All'organizzazione dell'evento ha anche collaborato la Fecrit, che raccoglie i circoli culturali e ricreativi.-

"Il mondo culturale trentino – ha ancora detto l'assessore Panizza nel suo intervento, – ha partecipato all'Anno europeo del Volontariato in modo convinto. Al termine, però, abbiamo sentito tutti la necessità di un elaborare messaggio comune e di trovare un modo semplice ma simbolico che ringraziasse coloro che hanno speso almeno cinquant'anni della loro vita impegnandosi nei diversi settori del volontariato culturale. Non abbiamo voluto fare una scelta per ricordare solo quelli che hanno toccato vertici di eccellenza, ma il discrimine è stato dato proprio dalla militanza culturale volontaria e gratuita a tutti i livelli e con qualsiasi risultato ottenuto. Sarà il Premio Vanga, che ha scadenza biennale, a insignire chi invece ha svettato nei diversi mondi della cultura trentina e ha portato il nome del Trentino anche al di fuori dei suoi confini".
Una spilla e un diploma saranno il riconoscimento che, venerdì 10 febbraio al PalaRotari di Mezzocorona, verrà consegnato a quasi duecento "veterani della cultura trentina", come sono stati chiamati tutti quelli che, militando per almeno cinquant'anni in un coro, in una banda musicale, in un'associazione culturale o in una filodrammatica, sono oggi punti di riferimento per tanti giovani che stanno cominciando ora il loro impegno volontario. "L'alto numero di premiati – ha tenuto a sottolineare l'assessore Panizza, – sta a dimostrare che la cultura della nostra terra ha radici profonde che arrivano lontano, e questo crea solidità e capacità di travasare esperienze sui giovani".
Marisa Detassis, direttrice del Centro Servizi Santa Chiara, ha ammesso che "la ricerca dei veterani volontari, resa possibile grazie alla collaborazione delle Federazioni, ci ha consentito di avvicinare e di mappare una realtà vastissima, complessa e quanto mai vivace, composta da quasi millecinquecento associazioni di diverso tipo. Il fatto poi che ciascuno dei duecento veterani verranno accompagnati a ritirare il premio dal loro sindaco, sta a indicare in modo emblematico quanto stretti siano i legami tra l'associazionismo culturale diffuso sul territorio e le comunità di riferimento".
E se per Claudio Luchini, presidente dei corpi bandistici, "il premio ai veterani della cultura sta a dimostrare la sensibilità che la Provincia e in particolare l'assessorato alla cultura dimostrano nei confronti del volontariato culturale", Sergio Franceschinelli, presidente dei cori, ha invece sottolineato che "questo riconoscimento va a persone che quasi sempre sono rimaste nell'ombra, partecipando comunque alla vita e alla crescita del loro coro, o della loro filodrammatica o della loro associazione per mezzo secolo e spendendo il proprio tempo per migliorare la propria comunità". Gino Tarter, della Cofas, ha invece detto che "il premio ai veterani è uno stimolo per le nuove generazioni: nel mondo della cultura gli anziani non sono mai un peso, bensì un'occasione di saggezza, un esempio da imitare".
"Il nostro è un piccolo gesto – ha concluso Panizza – attraverso il quale avremo modo di esprimere gratitudine a quanti, operando lungo un arco temporale che copre oltre mezzo secolo di vita della nostra Comunità provinciale, hanno dato un contributo fondamentale al formarsi di quel tessuto culturale diffuso che oggi rappresenta un patrimonio prezioso e unanimemente riconosciuto della società trentina. E da qui al 10 febbraio ci sarà spazio per inserire nell'elenco dei premiati anche coloro che noi non siamo riusciti a raggiungere."
L'incontro di festa al Palarotari di Mezzocorona, al quale tutti sono invitati e per il quale ingresso è completamente gratuito, sarà accompagnato da alcuni momenti di intrattenimento affidati offerti dal gruppo musicale "Abies Alba" e da Andrea Castelli, che proporrà una sintesi del suo ultimo monologo "Trentini & Trentoni". (mn) -