Mercoledì, 14 Marzo 2012 - 02:00 Comunicato 653

Questo pomeriggio l'incontro presso l'Ufficio della Provincia in via Gilli
ANGELO BRANDUARDI OGGI CON I RAGAZZI DEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

Anche Angelo Branduardi ha fatto il servizio civile, anzi, nel lontano 1967 è stato tra i soci fondatori dell'allora Servizio civile internazionale. Ha prestato servizio un po' in tutta Europa, compresa quella dell'Est, da Canterbury, in Inghilterra, alla Cecoslovacchia, da cui poi fu espulso quando i carri armati sovietici arrivarono a Praga. Tante esperienze utili e importanti, che poi, in qualche modo, ha travasato nella sua musica, nella sua arte. Di tutto questo il cantautore ha parlato oggi pomeriggio a Trento, incontrando i ragazzi di Esserci, il servizio civile volontario istituito dalla Provincia autonoma nel 2001.-

Branduardi è arrivato nella sede dell'Ufficio del servizio civile, in via Gilli, a Trento, accompagnato da Fausto Bonfanti del Centro Santa Chiara, dove il 16 marzo si esibirà in concerto. Un incontro "in esclusiva", per loro, frutto della collaborazione fra il Centro servizi culturali Santa Chiara e il servizio civile provinciale, che ha già portato diversi altri artisti della rassegna "musica d'autore" (da Elio e le Storie Tese a Vinicio Capossela) a dialogare con i volontari e le volontarie che scelgono di dedicare un periodo della loro vita agli altri, "arricchendo anche un po' se stessi - come ha chiosato il cantautore - perché esperienze come questa lasciano un segno importante".
Branduardi ha dialogato per oltre un'ora, spaziando dai suo trascorsi di volontario ai suoi esordi come musicista. Un percorso unico, il suo, nel panorama musicale italiano, caratterizzato dalle solide basi classiche, frutto dei suoi studi in conservatorio, e dalla volontà di esprimersi in una maniera comunque unica e originale, nella consapevolezza che "l'artista, la persona che decide di salire su un palco, è sempre un po' un 'diverso', un po' un borderline."
"Oggi il servizio civile attraversa un momento difficile - ha interloquito Sara Guelmi - il che vale anche per Esserci, anche se in Trentino abbiamo una, anzi due marce in più: l'Autonomia e una grande predisposizione al volontariato, all' 'esserci' per gli altri, appunto. Cosa significa, esserci, per te?"
"Io ci sono innanzitutto attraverso la musica - ha risposto Branduardi - che è una potente forma di terapia e di espressività. La musica non può salvare il servizio civile né fare l'impossibile per altre cause altrettanto nobili, per quanto anch'io come tanti altri musicisti abbia delle esperienze del genere alle spalle, a partire da una tourné tutta dedicata all'Unicef, e da un concerto che ricordo essere stato organizzato dopo la tragedia di Stava. Però la musica può essere un 'detonatore'. Perché la musica vede oltre la porta chiusa, aiuta a non accettare la realtà così com'è ma a guardare oltre."
Ma dove può condurre il cammino del servizio civile e del volontariato in generale? "La meta è il cammino stesso. Non si può quantificare quanto di ciò che si fa resta in noi, nella nostra vita, o anche nella nostra arte. Io stesso non saprei farlo. Ma certamente questo cammino ci fa crescere. Per questo io invito tutti i ragazzi del servizi civile a fare questo cammino per gli altri, certamente, ma nella consapevolezza di quanto di buono possono trarre da questa esperienza anche per se stessi". (mp)

Per informazioni sul servizio civile volontario in Trentino: www.serviziocivile.provincia.tn.it

Immagini e intervista a cura dell'ufficio stampa.

Allegato comunicato stampa del centro servizi culturali Santa Chiara

Video Intervista Angelo Branduardi -