Venerdì, 27 Giugno 2014 - 02:00 Comunicato 1613

Il 28 giugno primo evento di "Sentiero di Pace"alla Campana dei Caduti
AL VIA IL CENTENARIO CON "A SARAJEVO IL 28 GIUGNO"

È Rovereto con "Sentiero di Pace" a ospitare l'avvio del programma del Centenario della Grande Guerra. Un reading dal libro di Gilberto Forti su progetto di Paolo Rumiz e regia di Franco Però. Il cartellone prosegue la sera a Trento con il concerto dell'Orchestra Sinfonica nazionale della RAI, altri appuntamenti e un ciclo di trasmissioni quotidiane in onda fino al 25 luglio. Il tutto promosso da Radio 2, Radio 3 Rai, Rai 5 e con l'EBU.-

È Rovereto a ospitare il primo appuntamento del progetto "Sentiero di Pace", evento radiofonico che sabato 28 giugno aprirà le manifestazioni dedicate al Centenario del Primo conflitto mondiale in Trentino e diffonderà in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla Grande Guerra e sulla Pace. Parole, musica, eventi live, saranno veicolati nell'etere grazie alla collaborazione di Radio 2 e Radio 3 Rai e dell'EBU (European Broadcasting Union) che riunisce le emittenti nazionali del continente.
L'appuntamento è dunque per il 28 giugno alle ore 10.50 (convocazione per gli spettatori alle ore 10.30) alla Campana dei Caduti, sul Colle di Miravalle che domina la Vallagarina, dove verrà proposto il reading "A Sarajevo il 28 giugno" tratto dal libro di Gilberto Forti su progetto di Paolo Rumiz. La regia è affidata a Franco Però e le letture a Antonio Salines, Riccardo Maranzana, Sara Alzetta, Adriano Giraldi con l'accompagnamento del Quartetto d'archi della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste che propone musiche di Johann Strauss figlio e Franz Schubert. A condurre l'evento trasmesso anche in diretta su Radio3 Rai è il direttore della rete Marino Sinibaldi.
La data e l'orario non sono casuali perché proprio in quel 28 giugno del 1914 accadde l'episodio che ha scatenato le tensioni che si erano accumulate da tempo tra gli stati europei dando il la ai drammatici eventi bellici dei successivi cinque anni. A Sarajevo vennero infatti uccisi l'erede al trono d'Austria e Ungheria Francesco Ferdinando e la moglie Sofia per mano di Gavrilo Princip.
Nel libro di Gilberto Forti sul quale è costruito l'evento proposto alla Campana dei caduti si ricostruisce quella giornata e di fatto l'episodio che divise in due il Novecento. Forti ha reso quella giornata "spartiacque" attraverso undici storie in versi che ci restituiscono tutta una serie di piccoli fatti, incidenti, sensazioni. A parlare sono personaggi immaginari o immaginati che però raccontano la realtà – come ben si legge sulla quarta del piccolo e delizioso libretto di Forti edito da Adelphi – "dall'Imperatore Francesco Giuseppe, che "si dà pensiero per i funerali / come se tutto il resto non contasse", all'ufficiale Max von Lenbach, che si sottrae ai creditori fuggendo a Montecarlo con una nobildonna, dai dignitari di Corte all'attentatore, da una vecchia duchessa a un ingegnere ungherese. E gesti, episodi, parole si dispongono tutti intorno a un centro: l'uniforme troppo stretta di Francesco Ferdinando che ancora oggi possiamo vedere, con le macchie di sangue, al Museo di storia militare a Vienna. Imponente è la catena dei casi, delle inconsce volontà, dei consapevoli disegni che portarono a quei colpi di pistola, come se gli eventi fossero calamitati. E quasi come se la vittima li avesse cercati. Francesco Ferdinando qui non parla, ma altri parlano di lui. E, dal sovrapporsi delle voci, Forti è riuscito a evocare con magistrale nettezza la sua fisionomia: sterminatore di animali (più di trecentomila furono da lui uccisi cacciando), appassionato di fiori (stupendi i suoi roseti a Konopischt), erede senza poteri, costretto dall'etichetta a un matrimonio morganatico, finirà dissanguato sotto i colpi di Gavrilo Princip anche perché nessuno saprà aprirgli subito l'uniforme, che gli era stata cucita addosso a filo doppio per celare l'incipiente obesità".
Il programma proseguirà la sera al Teatro Sociale di Trento alle ore 21 (convocazione per il pubblico alle 20.30) con il Concerto dell'Orchestra Nazionale della RAI diretta da Gaetano d'Espinosa che proporrà musiche di Gustav Mahler, Maurice Ravel, Franz Schubert e una composizione inedita creata per l'occasione da Nicola Piovani intitolata "Sarajevo". Qui lo sguardo del maestro e premio Oscar per "La vita è bella" ci trasporta da tutt'altra parte con la storia che non è più focalizzata su Francesco Ferdinando ma sull'attentatore Gavrilo Princip e i suoi giovani compagni. Anche in questo caso è prevista la diretta sul canale televisivo Rai5 e su Radio3 Rai.

L'ingresso agli eventi è gratuito ma con prenotazione obbligatoria telefonando allo 0461 219555 dalle 9 alle 19 (per quanto riguarda il Teatro Sociale di Trento fino alla sera del giorno prima dell'evento con ritiro dei biglietti il giorno del concerto presso la cassa del teatro dalle ore 17 alle 19).
"Sentiero di Pace" è un evento ideato da Radio2 e Radio3 Rai, EBU, Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo della Provincia autonoma di Trento, Trentino Turismo e Promozione, Comuni di Rovereto e Trento, Apt di Rovereto e Vallagarina e Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, Centro Servizi culturali Santa Chiara, Fondazione Opera Campana dei Caduti e della Pace, Fondazione Museo Storico del Trentino, Museo Storico Italiano della Guerra e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
Info: www.sentierodipace.rai.it
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