Mercoledì, 10 Luglio 2019 - 20:02 Comunicato 1671

A22: anche Verona pronta a giocare la sfida della nuova concessione

"Verona e il Basso Trentino hanno molti tratti in comune e l'autostrada del Brennero rappresenta molto più di un tracciato"
Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti al termine dell'incontro che poco fa a Verona ha chiuso la giornata di confronti con i soci del Sud iniziati stamani a Modena e quindi a Mantova.
"Un vero lavoro di squadra - ha commentato Fugatti - che si confronta su un tracciato lungo, che attraversa tanti territori e quindi tante sensibilità, con amministrazioni e portatori di interesse che hanno tuttavia saputo trovare un punto di sintesi nell'interesse di tutti".

Dopo l'introduzione del sindaco Sboarina hanno preso la parola il presidente della Regione Trentino Alto Adige Südtirol, Arno Kompatscher e il presidente di A22, Luigi Olivieri.
Il primo ha fatto presente che negli investimenti si è tenuto conto in modo equilibrato di tutti i territori, sia per quanto riguarda l'autostrada in senso stretto, sia per la viabilità di servizio.
Focus particolare sugli 800 milioni di contributi per la viabilità funzionale, per progetti che saranno gestiti dai territori attraversati dell'autostrada.
A tutto ció si aggiungono le risorse, derivanti dal pedaggio ambientale e, in attesa di questo, dal fondo ferrovia, destinate all'interporto di Trento, a quello di Verona e per il porto di Mantova.
Ogni 5 anni, ha ricordato Kompatscher è prevista una revisione delle tariffe, anche in base alle performance che si otterranno e questo è un incentivo molto importante per fare velocemente gli investimenti previsti dal piano. È un accordo, ha detto, che ha un enorme potenziale, serve quindi gioco di squadra.
Il presidente di Autostrada del Brennero Spa Luigi Olivieri ha fatto il punto sull'iter del rinnovo della concessione e sul piano finanziario degli investimenti che ha una valenza trentennale. Per la terza corsia verso Campogalliano, ha ricordato Olivieri, la progettazione è molto avanzata. Sarà la prima opera cantierata dopo la firma della concessione. La terza corsia dinamica, verso nord, prevede poi una dotazione tecnologica particolare oltre che interventi puntuali. Si lavorerà anche sui sovrappassi, per la sicurezza e perché costituiscono ricuciture del tessuto urbanistico. Anche per le barriere anti rumore sono previsti investimenti, oltre che per le stazioni autostradali, per i centri per la sicurezza, per i parcheggi, per le aree di servizio,  per dotazioni che favoriscano il calo delle emissioni attraverso l'utilizzo di carburanti alternativi, come gpl, idrogeno, metano, e dell' energia elettrica.
Si continuerà a spendere, ha spiegato Olivieri, anche in sicurezza e nella manutenzione straordinaria delle infrastrutture che in molti casi sono nel loro genere autentiche "opere d'arte". 

(Lr)

(gp)


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