Lunedì, 23 Aprile 2018 - 16:30 Comunicato 834

A Villa Welsperg la 18° Giornata delle Aree Protette del Trentino

A Villa Welsperg, la “Casa del Parco”, nella splendida Val Canali si è svolta in mattinata la diciottesima giornata delle Aree Protette del Trentino.
Questa iniziativa, quest’anno accolta dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, si tiene a partire dal 2001 ed è una occasione importante per l’intero sistema delle Aree Protette del Trentino e per tutti coloro che sono interessati ai temi dell’ambiente.
È infatti un momento per fare il punto sulle azioni e sui progetti in essere con uno sguardo attento alle prospettive future.
Il tema di quest’anno è stato “Conoscere e conservare. Azioni di tutela e di monitoraggio della biodiversità nelle aree protette”.

“Accogliamo con grande piacere l’edizione di quest’anno nella sede del nostro Parco - ha sottolineato il presidente del Parco Paneveggio Pale di San Maritno, Silvio Grisotto - perché è un’occasione per tutti i soggetti che compongono l’intero sistema delle Aree Protette, per approfondire e condividere idee, progetti e conoscenze. Il tema scelto per quest’anno è importante e decisivo per le istituzioni che hanno il compito di presidiare e promuovere il territorio, perché la conoscenza e la conservazione sono i fattori primi per meglio gestire il territorio.”

I lavori della giornata hanno preso avvio con i saluti di Giacobbe Zortea, assessore del Comune di Primiero San Martino di Castrozza, di Silvio Grisotto presidente del Parco e di Romano Masè dirigente del dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste, della Provincia autonoma di Trento.

Claudio Ferrari, Dirigente del Servizio sviluppo sostenibile aree protette, Provincia Autonoma di Trento ha introdotto i lavori.

Nel corso della mattinata sono stati illustrati i contributi a cura dei tecnici dei Parchi, dei coordinatori delle Reti di Riserve, del Muse e del Museo Civico di Rovereto, sui temi della conoscenza e della conservazione, con l’illustrazione delle azioni di tutela e di monitoraggio della biodiversità nelle aree protette.

Paolo Pedrini, MUSE: “Quadro generale sui monitoraggi della fauna vertebrata e loro utilità”

Alessio Bertolli, FMCR (Fondazione Museo Civico di Rovereto): Monitoraggio di habitat e specie floristiche di interesse comunitario: alcuni casi studio

Luca Pedrotti, Parco dello Stelvio: azioni di conservazione attiva

Piergiovanni Partel, Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino: “Monitoraggio e Conservazione del Gallo Cedrone nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino”

Daniele Bassan – Servizio aree protette e Aaron Iemma – Muse: Presentazione del WebGIS dell’inventario generale della Provincia autonoma di Trento

Andrea Mustoni, Parco Naturale Adamello Brenta: Biomiti: alla ricerca della vita sulle Dolomiti di Brenta

Fabio Angeli, Distretto Forestale di Malè: interventi di conservazione attiva svolti in collaborazione con la Rete del Noce

Paolo Piffer, RR Cembra: “Pipistrello cerca casa: un'azione partecipata di conservazione della natura-a cura di Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio”

Micaela Deriu, Giuliana Pincelli, Parco Fluviale del Sarca: “Contenimento delle specie aliene invasive: il poligono del giappone”

Manuela Francesconi, Parco del Baldo: “Azioni di recupero dei prati ricchi di specie”

Andrea Bertagnolli, RR Fiemme: Progetto territoriale collettivo a finalità ambientale per la tutela dell'Averla piccola.

I lavori sono stati coordinati dal Direttore del Parco Vittorio Ducoli e le conclusioni sono state svolte da Romano Masè, dirigente del dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste, Provincia autonoma, che ha sottolineato l’importanza dell’approccio a rete e della capacità di fare sistema, anche con tutti i soggetti del territorio.

I lavori si sono svolti nell’antico fienile, il tabià adiacente a Villa Welsperg, recentemente ristrutturato e utilizzato anche come spazio espositivo e per convegni. Nel pomeriggio la visita guidata al percorso “Le Muse Fedaie” che racconta, attraverso una serie di allestimenti, la biodiversità della Val Canali.



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