"Il dovere di ricordare tali avvenimenti che ancora oggi rimangono ai più sconosciuti - ha proseguito Marchiori - è ancora più importante in una terra autonoma come la nostra che ha fatto della convivenza la caratteristica principale e il punto di forza del suo sviluppo".
Con lui anche la vicesindaca di Trento Elisabetta Bozzarelli, Roberto de Bernardis presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato provinciale di Trento, e pure Tullio Rensi, il quale domani sarà insignito della medaglia alla memoria del padre Aldo, morto nelle Foibe. Le celebrazioni per il Giorno del Ricordo proseguiranno domani iniziando da Rovereto. Nella chiesa di Santa Caterina alle 10 si terrà una messa, mentre alle 11 verrà deposta una corona presso la lapide commemorativa in Largo Vittime delle Foibe, con la partecipazione delle autorità e di una rappresentanza degli esuli. Sempre domani, a Trento, alle 16 sarà deposta una corona presso la targa commemorativa collocata nell'area riqualificata di Largo Pigarelli e alle 17 la cerimonia ufficiale nella sala di rappresentanza del Comune, a Palazzo Geremia in via Belenzani.
Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da Corriere del Trentino - 11.02.2024