Mercoledì, 07 Settembre 2022 - 17:21 Comunicato 2721

A Trento la festa di inaugurazione dei centri salute mentale e disturbi del comportamento alimentare

Grande festa oggi all’ex convento di Maria Bambina per l’inaugurazione ufficiale, più volte rimandata a causa della pandemia, del Centro di salute mentale (Csm) di Trento e del Centro di riferimento provinciale per i disturbi del comportamento alimentare (Cdca). Un evento molto partecipato con momenti informativi sulle attività dei due servizi, visite guidate, musica dal vivo, sketch teatrali, mostra fotografica e di pittura che ha visto la presenza di pazienti, familiari e cittadini oltre a numerose autorità. Hanno allietato gli ospiti le performance di: Corale del Comune di Trento, Accademia di comunità La Foresta di Rovereto, Conservatorio Bonporti, La Compagnia instabile, Magico Camillo e il catering Buoni da matti.
La mostra dell'artista Gabriele Stetzel nel Centro per i disturbi del comportamento alimentare [ @UfficioComunicazioneApss]

Questo è un giorno di festa – ha affermato il direttore generale di Apss Antonio Ferro – oggi apriamo alla cittadinanza le porte di questa accogliente e funzionale struttura, un segno tangibile di integrazione con la comunità trentina perché è attraverso le relazioni, la condivisione e la conoscenza che si aiutano le persone a uscire dall’isolamento. Voglio ringraziare i molti operatori che qui lavorano per la loro dedizione e per la loro capacità, anche in tempo di pandemia, di farsi carico e supportare i molti utenti che si rivolgono alle nostre strutture».

Parole condivise anche dall’assessore provinciale alla salute che, nel ringraziare il personale dei due Centri a nome della Giunta provinciale, ha evidenziato quanto sia fondamentale favorire l’inclusione sociale creando luoghi di cura come questi integrati nel contesto urbano. L’assessore ha poi ribadito l’attenzione posta soprattutto nel periodo post pandemico al disagio psicologico ed emotivo espresso in particolare da giovani donne e uomini fortemente provati dalla pandemia. Un sincero e accorato plauso lo ha quindi rivolto agli operatori sanitari dei due centri che hanno continuato a garantire presa in carico e risposte immediate all’utenza in collaborazione con la rete assistenziale territoriale e con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta chiamati in prima battuta ad indirizzare i pazienti verso i centri specializzati.

«Tutti noi, cittadini, utenti e operatori, – ha evidenziato Marco Maria Goglio, direttore dell’Unità operativa di psichiatria da cui dipende il Centro salute mentale – abbiamo vissuto anni difficili, dalla pandemia alle preoccupazioni per i disagi europei e internazionali per le situazioni di guerra. L’inaugurazione di oggi ha avuto vari rinvii per problemi legati ai rischi di contagio e trovarci qui oggi non significa dimenticare chi siamo e le fatiche che affrontiamo, ma rappresenta un momento per incontrarci e riconoscere che, oltre alle sofferenze, assieme costruiamo delle possibilità e delle risorse.

«In un ambiente accogliente e confortevole – ha proseguito Goglio – co-progettato con utenti e familiari, il Csm offre risposte ai bisogni della cittadinanza per favorire il benessere psichico: garantisce una risposta alle fasi critiche con risorse territoriali, offre consulenza e presa in carico nel tempo, sostiene percorsi di cura e di inclusione sociale. Abbiamo a disposizione confortevoli e ampi spazi dove troviamo il Centro diurno, l’area del Fareassieme e uno spazio bar “Dolce & Caffè” con un’uscita diretta sul giardino. I pazienti in carico al Centro salute mentale sono in media 1.800 all’anno; le patologie principali sono 23% schizofrenia e disturbi deliranti, 29% disturbi dell’umore, 28% disturbi d’ansia e somatoformi, 10% disturbi di personalità, 2,6% ritardo mentale e 7,4% altre patologie».

«Sono lieto di presentare ufficialmente il nuovo Centro di riferimento provinciale per i disturbi del comportamento alimentare – ha evidenziato Aldo Genovese, responsabile del Centro – la struttura pubblica a valenza multizonale che opera nella diagnosi e nel trattamento multidisciplinare dei disturbi di tipo anoressico e bulimico e che vede ora riuniti in una sola sede tutte le aree assistenziali afferenti al Centro. Fin dalla sua costituzione, il Cdca si è ispirato al modello di cura multidisciplinare, interdisciplinare e integrato con percorsi diagnostico - terapeutico - assistenziali differenziati con équipe dedicate ai minori e ai loro familiari e agli adulti. In questa struttura troviamo ora le tre aree assistenziali che caratterizzano il servizio: l’area residenziale con la Comunità terapeutica, l’area ambulatoriale specialistica e il centro diurno. Il livello assistenziale ospedaliero, riservato alle situazioni di alto rischio organico, viene assicurato, con procedure condivise, dall’Unità operativa di pediatria e da quella di Medicina interna dell'ospedale Santa Chiara di Trento».

«Negli ultimi anni – ha concluso Genovese – abbiamo rilevato un abbassamento dell’età di esordio dei disturbi del comportamento alimentare. La fascia di età maggiormente colpita è quella tra i 14 e i 25 anni ma negli ultimi cinque anni abbiamo osservato esordi anche a 8-13 anni e la pandemia da Covid-19 ha determinato un aumento cospicuo (> 30%) della domanda sanitaria specie nella fascia di età pre-adolescenziale e adolescenziale. Per quanto riguarda le persone in carico al CDCA siamo passati da 286 persone di cui 98 minori del 2015 a 444 di cui 199 minori nel 2021».

Centro di salute mentale

L’Unità operativa di psichiatria occupa i piani seminterrato, terra e primo dell’edificio con accesso da via Borsieri 8, per una superficie netta di circa 2.600 mq suddivisa sui tre piani dove si trovano il Centro diurno, l’area del Fareassieme e uno spazio bar “Dolce & Caffè” con un’uscita diretta sul giardino.

Il Centro salute mentale di Trento è parte dell’Unità operativa di psichiatria del Dipartimento transmurale di salute mentale e rappresenta il primo punto di contatto per le persone che necessitano di aiuto, la porta di ingresso a tutte le aree dell’Unità operativa. Il Centro garantisce l’assistenza psichiatrica territoriale attraverso un’intera gamma di servizi per la salute mentale vicino al luogo di vita dei pazienti, mantenendo il più possibile la continuità nel rapporto terapeutico, anche nelle fasi di criticità.

Il Centro salute mentale (accoglienza e area urgenze), è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 19, sabato dalle ore 8.30 alle ore 16.30, domenica dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Telefono 0461 902850 - 0461 902851.

Centro di riferimento provinciale per i disturbi del comportamento alimentare

Il Centro di riferimento per i disturbi del comportamento alimentare (Cdca) è situato al secondo piano dell’immobile con entrata da via Esterle 40. I locali dedicati al Cdca si estendono su una superficie di circa 1.150 mq.

Nella sede di via Esterle sono stati accorpati tutti i servizi del Cdca prima distribuiti sul territorio della città di Trento: l’area ambulatoriale e l’area residenziale con la Comunità terapeutica per i disturbi alimentari ed è stato attivato il nuovo Centro diurno.

Il Cdca fa parte del Dipartimento transmurale di salute mentale e opera nella diagnosi e nel trattamento multidisciplinare integrato dei disturbi del comportamento alimentare di tipo anoressico e bulimico e svolge attività di prevenzione e di sensibilizzazione rivolta a operatori sanitari e non, finalizzata alla diagnosi e al trattamento precoce dei disturbi del comportamento alimentare. Il trasferimento della Comunità terapeutica da Maso Zancanellla al nuovo Centro di via Esterle è avvenuto lo scorso febbraio.

Il Centro di riferimento per i disturbi del comportamento alimentare è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 17 con appuntamento (non è necessaria impegnativa del medico di famiglia). Telefono 0461 902312.

 

L’intervento di ristrutturazione del convento di Maria Bambina

Nel luglio 2015 Patrimonio del Trentino ha acquistato per conto della Provincia autonoma di Trento il convento della Congregazione delle suore di Carità S.S. Capitanio e Gerosa, detto Convento delle suore di Maria Bambina. L’edificio si trova nell’isolato compreso tra via Giovanni Battista Borsieri, via Antonio Rosmini, via del Travai e via Carlo Esterle. La parte est dell’immobile è stata destinata a ospitare servizi dell’Azienda sanitaria provinciale per i servizi sanitari. I lavori sono stati gestiti direttamente da Apss. Il costo dell’intervento di ristrutturazione dell’immobile e del parcheggio esterno è di 5.350.000 euro. I lavori sono partiti il 20 agosto 2018 e si sono conclusi il 13 maggio 2021 per un totale di 21 mesi di durata.

(rc)


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