Sabato, 26 Gennaio 2013 - 02:00 Comunicato 213

Stamattina a rappresentare la Provincia vi era l'assessore all'industria, artigianato e commercio
A TRENTO L'INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO

Stamattina l'assessore provinciale all'industria, artigianato e commercio ha rappresentato la Provincia all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Trento. Rilancio della collaborazione fra l'organizzazione del sistema giustizia e le istituzioni dell'Autonomia, Trentino come terra forte di legalità e una maggiore attenzione alla crisi che, creando lacerazioni nel tessuto sociale, può contribuire ad aumentare i comportamenti illegali, sono stati i concetti espressi dall'assessore provinciale nel suo discorso.-

Il primo punto rimarcato è stato quello della collaborazione fra l'organizzazione del sistema giustizia e le istituzioni dell'Autonomia, una cooperazione che va rafforzata anche alla luce della proposta che aveva avanzato nei mesi scorsi la Provincia autonoma di Trento al Governo Monti - attraverso un'apposita norma di attuazione dello Statuto - per gestire interamente le funzioni amministrative dei servizi giudiziari, al fine non solo di garantire maggiore efficienza, ma anche nell'ottica di proseguire questa sorta di revisione dei rapporti finanziari e istituzionali fra Governo e Provincia.
Nel discorso dell'assessore all'industria, artigianato e commercio anche la forte cultura delle regole che vi è in Trentino, un territorio dove è ben radicato il sentimento della legalità e dove non vi sono fenomeni diffusi di criminalità. Un tratto che va rivendicato con orgoglio: i trentini come popolo non hanno paura delle regole, nel momento in cui garantiscono giustizia e tutelano interessi collettivi.
Infine un'attenzione particolare da riservare alla crisi finanziaria che oggi sta diventando sociale, ovvero crea lacerazioni nel tessuto sociale, disuguaglianze, aumenta le distanze fra soggetti deboli e una ristretta cerchia di soggetti più forti: tutto questo dà origine a conflittualità sociale e può degenerare anche in comportamenti illegali. Dall'esterno il Trentino può essere visto come una terra di opportunità, per questo bisogna avere un atteggiamento vigile ed attento e soprattutto è necessario garantire una cooperazione fra magistrature, istituzioni e corpi intermedi della comunità nel cercare di prevenire le fasi degenerative della crisi.
Unica critica, rivolta dall'assessore provinciale, è stata quella alla lentezza dei processi civili. In Trentino la situazione è comunque nettamente migliore che nel resto d'Italia, ma la lentezza dei processi civili è un problema tutto nazionale, e dunque anche trentino, che incide sulla competitività del sistema Paese. Gli indicatori di misurazione della crescita dicono che per le imprese, ma anche per i lavoratori, che si devono rivolgere alla giustizia il lungo tempo per ottenere una sentenza definitiva deprime fortemente non solo la qualità civile, ma anche la produttività, la stessa competitività del Paese. Su questo elemento bisogna lavorare tutti assieme, istituzioni e giustizia. -