Martedì, 06 Novembre 2012 - 02:00 Comunicato 3427

Infermieri e qualità di vita in area critica: oggi la presentazione con l'assessore alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi e il presidente nazionale, Fabrizio Moggia
A RIVA DEL GARDA DAL 14 AL 16 NOVEMBRE IL CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI

"Infermieri e qualità di vita in area critica", ovvero competenza, tecnologia, procedure, efficienza, risorse, relazioni, politica, diritti, etica, utopia. Questo il tema attorno al quale ruoterà il 31' congresso nazionale ANIARTI (Associazione nazionale infermieri di area critica) in programma a Riva del Garda dal 14 al 16 novembre e per il quale sono attesi oltre mille partecipanti a Fierecongressi. Temi e motivazioni dell'appuntamento sono stati presentati oggi nella conferenza stampa nella sede della Provincia, in piazza Dante, cui hanno partecipato l'assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi; il presidente nazionale Aniarti, Fabrizio Moggia e la presidente del Collegio Ipasvi di Trento, Luisa Zappini. E proprio dall'assessore Rossi è venuto da una parte il ringraziamento per aver scelto il Trentino quale sede del congresso (per l'Aniarti è un gradito ritorno, è stato detto, dopo l'importante edizione del 1990) e dall'altra per portare al centro del dibattito, in un momento di grandi cambiamenti nelle politiche sanitarie, la professionalità infermieristica. "E' sentire comune - ha detto Rossi - come la fiducia nelle vostre competenze tecniche sia un dato ormai assoldato, ma quel che posso aggiungere, basandomi sull'esperienza trentina, è che nell'area critica esiste un eccellente livello non solo di professionalità, ma anche una grande carica umana, fatta di attenzione verso le famiglie e i parenti. Per questo è importante l'appuntamento di Riva del Garda, dove ci si confronterà sull'evoluzione e sulle sfide che riguardano una professione tanto delicata quanto importante". Luisa Zappini, ricordando anche i numeri di chi in Trentino lavora a stretto contatto con l'area critica (circa 250 operatori tra gli ospedali di Trento e Rovereto) ha salutato il "ritorno" a Riva del Garda del congresso Aniarti, ha ricordato il recente forum europeo, sempre sul Garda, sui temi legati all'assistenza e alla fine vita e ha ricordato l'importanza delle sinergie tra le singole aree della sanità in una ottica di sviluppo.-

Al presidente nazionale Fabrizio Moggia, il compito di delineare le caratteristiche dell'appuntamento di Riva del Garda, a partire dal perché parlare di qualità di vita oggi. "Una nuova e più profonda consapevolezza degli infermieri di area critica sulla qualità della vita - dice Moggia - può avere un impatto fondamentale sull'assistenza nella quotidianità. La ricerca della qualità è un filo rosso per molti aspetti della nostra società e del mondo intero. In area critica l' intreccio di moltissimi fattori incide sulla qualità della vita delle persone: i condizionamenti dell'economia sulle risorse e la sostenibilità delle organizzazioni; l' attenzione per la salute di politica e cittadini sbilanciata sulla cura rispetto all'assistenza; la complessità, l'utilità, i costi e l'invadenza, spesso estrema, delle tecnologie sanitarie; il ruolo di avanguardia esercitato dalle esperienze sviluppate e praticate in area critica; le criticità poste dall'apparire continuo di problemi nuovi per la reinterpretazione dei diritti in contesti umani e culturali in rapida evoluzione; la difficoltà nell'instaurare, quasi sempre in modo urgente ed imprevedibile, relazioni positive tra operatori/malato/caregiver; la qualità della vita richiesta/dovuta anche in tutte le situazioni di malattia e, quando è inevitabile, un processo del morire a cui ridare una irrinunciabile dignità; la motivazione quotidiana a lavorare per la vita in un contesto sempre in lotta con la morte; l'imperativo di una condivisione e diffusione delle competenze scientifiche avanzate per rispondere alle richieste complesse delle persone e di una società sempre più evolute".
"Ecco perché - continua Moggia - gli infermieri, come singoli e comunità professionale, devono saper cogliere prontamente i legami dentro a tutti questi fatti ed all'evoluzione tumultuosa e comunque esigente. Non è più pensabile che la nostra eccellenza di infermieri si fermi all'esecuzione dell'attività assistenziale diretta e che ognuno pensi solo a questo. Siamo i testimoni ed i pensatori più vicini, intimi, alle vite delle persone in situazione di criticità. Dobbiamo essere - è il ruolo implicito nella professione – co-protagonisti capaci di indicare le nuove definizioni di qualità di vita dentro ad un sistema per la salute che necessita di profondi e radicali trasformazioni. Gli infermieri hanno già molte di queste risposte, applicate o progettuali. Si tratta di percorsi di civiltà per la nuova società prossima ventura e si tratta di progettare le strade della politica, la scelta per eccellenza collettiva e condivisa. Il bene comune sta prorompendo come rinnovata cifra della civiltà. Non si farà dunque una disquisizione tecnica sulla qualità. Sarà una nuova sfida in cui ci misureremo con la questione della qualità delle vite delle persone vere, da garantire in area critica"
E per essere aiutati in questo percorso saranno a Riva del Garda oltre alle Istituzioni (Beatrice Costa - ActionAid), sociologi (Nicoletta Teodosi – Roma), giornalisti (Gianluca Favero, direttore responsabile "Laborcare Journal"), economisti (Vincenzo Comito, Università di Urbino), medici (Paolo Cornaglia-Ferraris. editorialista), pazienti e parenti, e tutti gli infermieri che costantemente e quotidianamente si impegnano a far si che la qualità di vita dei cittadini sia di vera qualità.

Il programma dettagliato del congresso nazionale Aniarti di Riva del Garda sul sito www.aniarti.it

Immagini a cura dell'Ufficio stampa
In allegato file audio con intervista al presidente nazionale Aniarti, Fabrizio Moggia
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